Dove c’è plusvalenza, c’è Sartori: il fuoriclasse che preferisce lavorare in provincia (Libero)
Da Zirkzee a Calafiori, da Gosens a Ndoye. Fu lui l'artefice della qualificazione del Chievo in Champions del 2006. Poi l'Atalanta e ora il Bologna

Non solo Ndoye, Beukema, Calafiori e Zirkzee: Giovanni Sartori è il diesse meglio specializzato in plusvalenze (e successi sportivi) di tutto il campionato italiano. Lo scrive Libero, che analizza i suoi acquisti (e conseguenti cessioni più “ricche”) dal 2000 in poi. Più di 30 plusvalenze che hanno portato successi alle squadre che ha diretto, dai tre terzi posti dell’Atalanta alla storica promozione del Chievo, passando ovviamente per quanto fatto a Bologna in tempi recenti.
Sartori o il re delle plusvalenze: 30 operazioni che hanno inciso sulla classifica dal 2000 ad oggi (Libero)
Scrive così a riguardo Libero:
“Il segreto del Bologna ha un nome e un cognome: Giovanni Sartori. […] Restando ai fatti bolognesi, vengono subito alla mente le ricche cessioni dell’estate scorsa di Riccardo Calafiori, venduto all’Arsenal per 45milioni dopo averlo acquistato sempre dal Basilea per appena 4 milioni, e di Joshua Zirkzee, venduto al Manchester United per 42 milioni (da clausola rescissoria) dopo averlo pagato 8,5 milioni dal Bayern Monaco […] Ma senza andare troppo lontano, c’è la cessione, ufficializzata una decina di giorni fa, di Sam Beukema al Napoli per 31 milioni di euro, dopo che il centrale olandese era stato acquistato due anni fa dall’Az per 8milioni.
Affari a cui Sartori ha abituato le sue (felici) proprietà, partendo dal Chievo Verona, sua prima squadra da dirigente, in cui spiccano le plusvalenze di Simone Perrotta, acquistato dal Bari per meno di 2milioni nel 2001e rivenduto alla Roma per 7,2 milioni tre anni dopo. […] Da Cristian Romero (acquistato dalla Juventus per 17 milioni e ceduto al Tottenham per 50 milioni) a Franck Kessié, passando per Dejan Kulusevski (dal Bromma per 3 milioni e venduto alla Juventus per 35 milioni) e Robin Gosens (comprato dall’Heracles per 1,1 milioni e ceduto all’Inter per 27,4 milioni). E la lista potrebbe continuare: tra Chievo, Atalanta e Bologna sono almeno 30 le plusvalenze importanti realizzate. […]
Dal Chievo dei miracoli, con la storica promozione in Serie A nel 2001, la qualificazione in Coppa Uefa nel 2002 e quella ai preliminari di Champions League nel 2006, alle meraviglie con l’Atalanta, con i tre terzi posti consecutivi in Serie A (dal 2018 al 2021), le due finali di Coppa Italia (nel 2019 e nel 2021) e i quarti di Champions (nel 2020),fino alla clamorosa qualificazione in Champions con il Bologna e la ciliegina sulla torta rappresentata dal trionfo in Coppa Italia 2025″.