Sandro Veronesi e lo sprofondo della Juventus: «Thiago Motta è stato un sicario calcistico»

Alla Gazzetta: «I problemi di oggi nascono con l'ossessione della Champions. Tra Marotta e Paratici, è stato scelto Paratici e questo spiega abbastanza. Abbiamo cambiato anche le strisce»

Sandro Veronesi

Italian writer Sandro Veronesi poses on the red carpet before the opening ceremony of the 80th International Venice Film Festival,on August 30, 2023, at Venice Lido. (Photo by GABRIEL BOUYS / AFP)

Sandro Veronesi e lo sprofondo della Juventus: «Thiago Motta è stato un sicario calcistico».

La Gazzetta dello Sport (a firma Sebastiano Vernazza) intervista lo scrittore Sandro Veronesi, juventinissimo. Lo intervista sulla Juve e sul tennis. Riportiamo alcune sue risposte sulla Juventus. A maggio 2024 disse: «Allegri è stato trattato molto male dalla Juventus, gli dico solo grazie».

Il suo preferito tra Platini, Del Piero e Baggio?
«Platini per il mix di bellezza tecnica e di anticonformismo. Appariva svogliato, la retorica della maglia sudata e dell’odore dell’erba non gli apparteneva. Se dovessi scegliere tra Platini e Maradona, per nove volte su dieci voterei Platini. Quando gli annullarono il gol a Tokyo nell’Intercontinentale, decisione incomprensibile, si sdraiò e indossò un’espressione disincantata: quanto di più juventino abbia visto, nel senso migliore del termine.Maradona avrebbe preso l’arbitro per la giugulare. Michel aveva un’aura speciale, di nobiltà. Garbava molto all’Avvocato e noi si andava dietro alle preferenze di Gianni Agnelli. Vorrei però dire un’altra cosa: oggi il giocatore che mi manca di più è Mandzukic».

Mario Mandzukic il centravanti croato?
«Giocatore straordinario e sottovalutato, capace di fare gol in rovesciata al Real nella finale di Champions 2017. Ci vorrebbe ora, Mandzukic».

Come e quando nascono i problemi di oggi?
«Quando è partita la rumba dell’ossessione per la Champions, che non puoi pianificare di vincere. Il Psg ci è riuscito quest’anno dopo anni e anni. È stata imbrattata la tradizione, cambiato il logo. Sono state bistrattate le strisce bianconere per andare alla conquista del mercato Usa, e in America le righe verticali bianche nere le portano gli arbitri dell’hockey. Sulle nostre strisce si è divisa l’Italia, amore e odio: se le accantoni, disperdi l’identità. La nostra maglia è quella di Platini, con le righe sottili e la scritta Ariston. Poi tra Paratici e Marotta è stato scelto Paratici, e questo spiega abbastanza. Thiago Motta è stato un sicario calcistico. Siamo vittime di una malattia autoimmune. Cristiana Girelli è una gobba marcia e sta trascinando l’Italia donne all’Europeo. Quando le nostre Nazionali vincono, c’è sempre di mezzo la Juve. È successo nel 1982, nel 2006… Ora rischiamo di bucare il terzo Mondiale di fila. Detto questo, per me oggi il problema principale del calcio sono i procuratori con le loro mega-commissioni, delle “stecche” legalizzate».  

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