Nuovo caso all’Inter: Dumfries e Lautaro non si seguono più sui social. Chivu non sa più a che santo votarsi

Possibile l'addio per l'olandese. Fa sapere la Gazzetta: "Fino a martedì della prossima settimana, 15 luglio, penzola al suo collo un cartello con la clausola ben in vista: c’è scritto 25 milioni"

Db Como 23/05/2025 - campionato di calcio serie A / Como-Inter / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Lautaro Martinez -Denzel Dumfries

L’Inter è sempre più una polveriera. La squadra uscita con le ossa rotte dalla finale contro il Psg, rischia di spaccarsi quanto almeno in due tronconi dopo l’ultimo caso che riguarda Dumfries. E le conseguenze possono essere devastanti.

Dumfries e Lautaro non si seguono più sui social: polveriera Inter

Il caso Calhanoglu-Lautaro ha solo aperto ad altri problemi, soprattutto per i social. Da Thuram che mette “like” al post difensivo (e quindi di conseguenza “offensivo” verso il capitano) del turco, a Denzel Dumfries che ha scelto di non seguire più l’attaccante argentino su Instagram. Cosa a quanto pare ricambiata da Lautaro. Evidente come l’Inter sia spaccata in due al suo interno tra chi sta con Lautaro e chi gli è contro. Impressiona ancor di più vedere Lukaku presente tra gli account seguiti dall’olandese dove invece non trova più spazio il suo capitano. Chivu davvero non sa più a che santo votarsi per cercare di riassemblare i cocci di una squadra che sta implodendo giorno dopo giorno. Se non a quello di prendere atto di dover cambiare mezza rosa da qui a settembre.

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Probabile, infatti, l’addio per Dumfries. Ecco le possibili destinazioni, come riportato quest’oggi dalla Gazzetta.

“Fino a martedì della prossima settimana, 15 luglio, penzola infatti al collo di Denzel Dumfries un cartello con la clausola ben in vista: c’è scritto 25 milioni, il prezzo per portarlo lontano dall’Italia, stabilito quando l’olandese si è deciso a firmare un rinnovo faticoso”. 

“Il terzino resta ben in alto nella lista dei desideri di Laporta per il suo Barcellona: ancora una settimana e il presidente deciderà se staccare l’assegno una volta per tutte. In questo caso, il Barça non balla da solo perché diversi club di Premier hanno fiutato l’affare, e uno sarebbe più interessato degli alti: a rivaleggiare con i catalani sarebbe un catalano, come spesso capita nella storia di quelle terre. Pep Guardiola deve ridestare il City e, per riuscirci, non si sazierebbe mai di laterali”.

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