Luis Enrique: «Non siamo perdenti, siamo semmai vice-campioni»

In conferenza: «Nel finale il mio obiettivo era solo quello di dividere i giocatori, trovo che tutta la situazione al fischio finale fosse evitabile»

Db New Jersey (Stati Uniti) 13/07/2025 - finale FIFA Club World Cup 2025 / Chelsea-Paris Saint Germain / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Luis Enrique

Solo 10 minuti in sala stampa per Luis Enrique, proveniente da una sconfitta bruciante ma meritata contro il Chelsea nella finale degli assurdi Mondiali per club di Infantino. Lo spagnolo ha parlato sia della partita che dei secondi finali subito successivi al fischio finale, dove anch’egli è stato protagonista di una manata del tutto evitabile nei riguardi di un giocatore avversario. Di seguito un estratto.

Luis Enrique: «Non siamo perdenti, ma vicecampioni»

Sulla partita e la sconfitta:
«Il calcio è così. Si potrebbe spiegare tutto, ma penso che dobbiamo rivedere la partita per capire cosa sia successo. Abbiamo iniziato bene, con un alto livello di pressione, ma abbiamo avuto delle difficoltà. Poi abbiamo cercato di segnare, ma non ci siamo riusciti. Il Chelsea ha meritato la vittoria, hanno giocato molto bene e io ho sempre detto che sono una grande squadra».

Sulla rissa scoppiata nel finale di gara:
«C’è stata una situazione che ritengo evitabile da parte di tutti. Il mio obiettivo è sempre stato separare i giocatori. Ho visto anche Maresca spingere durante la situazione, ma la mia intenzione è sempre stata quella di evitare che la situazione degenerasse ulteriormente».

Sul futuro e sulle critiche:
«È un onore essere l’allenatore del Psg. Le critiche non mancheranno ma la cosa fondamentale per noi ora è sfruttare al meglio le vacanze, che saranno brevi. So che, nei momenti delicati, si capisce chi è al tuo fianco. Non mi considererei egocentrico, ma non siamo perdenti, siamo vicecampioni. Questo è lo sport di alto livello».

Sul torneo appena concluso:
«È stata una competizione interessante per capire chi è la migliore squadra del mondo. Mi è piaciuta anche se non abbiamo vinto perché c’era una squadra che è stata migliore».

Palmer è spaventosamente forte, il Psg non si è sentito a proprio agio nemmeno per un istante (Guardian)

Il Guardian elogia il Chelsea di Maresca, a firma Steinberg. Cole Palmer è stato il vero protagonista della finale del Mondiale per Club Fifa:

I cartelloni pubblicitari sparsi per New York avevano ragione: Cole Palmer è davvero spaventosamente forte. […] Una prestazione sbalorditiva quella del numero 10 del Chelsea. Palmer si è lanciato nel mito mondiale distruggendo quasi disinvoltamente il Psg. Aveva già brillato in finali in passato, ma questa era di un altro livello. […]

Il Psg era sbalordito. È la squadra del momento, tra le più vincenti dai tempi del Barcellona di Pep Guardiola, ma il Chelsea credeva che fosse arrivato il suo momento. «Chi l’ha detto?», aveva chiesto Enzo Maresca quando gli era stato suggerito che i suoi giocatori avrebbero dovuto sopravvivere a lunghi periodi senza palla? In realtà, però, l’allenatore del Chelsea stava un po’ bluffando. […]

Il Psg aveva il 60% di possesso palla in quella fase (prima del vantaggio del Chelsea ndr). Non si sentivano a loro agio nemmeno per un istante, però. Erano stranamente distratti, come dimostra il momento in cui Désiré Doué ha sprecato una facile occasione per tirare sullo 0-0. Dembélé era il Dembélé del Barcellona. Fabián Ruiz, Vitinha e João Neves sono stati surclassati da Caicedo – incredibile pensare che la sua partecipazione fosse in dubbio a causa di un infortunio alla caviglia.

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