L’Italia femminile per Athletic “può essere l’outsider dell’Europeo, contro il Belgio una gestione tattica matura”
“Una squadra pragmatica. Caruso ha dominato il centrocampo, Severini una spina nel fianco per le belga. Le partite più difficili, però, devono ancora arrivare”.

Mg Sion 03/07/2025 - Europeo femminile 2025 / Belgio-Italia / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: esultanza gol Arianna Caruso
L’Italia ha inaugurato l’Europeo femminile con una vittoria ieri contro il Belgio per 1-0. Una squadra, come ha elogiato The Athletic, capace di gestire al meglio il vantaggio senza farsi bucare pericolosamente dalle avversarie. Le Azzurre si candidano al ruolo di outsider, e chissà che non riescano ad arrivare in fondo.
L’Italia si candida al ruolo di outsider dell’Europeo femminile
Il portale del New York Times analizza il match di ieri:
L’Italia mostra segni di vita, ma le partite più difficili non sono ancora arrivate. Il gol vincente di Arianna Caruso è stato un segnale per il nuovo status dell’Italia come outsider del Campionato europeo. Le italiane stanno cercando di riscattare un miserabile recente passato nei tornei importanti, uscendo dalla fase a gironi di Euro 2022 e dalla Coppa del Mondo 2023. Questa vittoria è un passo significativo verso la qualificazione al secondo posto del girone, dietro la Spagna. La qualità individuale e l’estro che hanno dato all’Italia il gol del vantaggio e la maturità tattica che hanno mostrato sono segnali promettenti per il torneo. Non c’era una sola giocatrice a guidare la squadra, bensì un collettivo che ha mostrato un gioco chiaro e ordinato. Emma Severini è stata una costante spina nel fianco per il Belgio, impressionando creativamente e chiudendo i tentativi di progressione sugli esterni. Cristiana Girelli ha faticato a toccare palla, ma ha comunque dimostrato la sua classe, come nel colpo di tacco nel secondo tempo. La “riserva” Michela Cambiaghi ha avuto due ottime occasioni per segnare.
La star, però, è stata Caruso. Oltre al gol, ha dimostrato fisicità e tecnica, si scrollava di dosso le avversarie e riusciva a tenere palla a centrocampo; il gruppo di osservatori tecnici della Uefa ha dichiarato che è stata “una delle giocatrici migliori in termini di recuperi e placcaggi, ha dominato il centrocampo con e senza palla”. Non è stata solo la qualità individuale a portare avanti l’Italia, il ct Andrea Soncin ha allenato la sua squadra per bilanciare i rischi attraverso il pragmatismo; hanno chiuso le esterne del Belgio per non far esprimere il loro calcio migliore, e questo ha dato i suoi frutti. Ciò che ha colpito di più della prestazione delle Azzurre è stato il fatto che dopo un momento di pressione belga, non sono mai state intimidite e hanno continuato ad attaccare per cercare un secondo gol, registrando nove tiri. Hanno impiegato ciò che alcuni potrebbero chiamare “gestione del gioco” (o, più cinicamente, “perdita di tempo”). Tuttavia, non c’era alcun segno di timidezza o scarsa autostima. Ma attenzione, le Azzurre sono lontane dall’essere una squadra completa: Soncin ha ammesso che dovevano essere più ciniche e ci sono stati momenti in cui la difesa era vulnerabile alle transizioni delle avversarie.