Isak e quelli come lui: non hanno mercato perché costano troppo. Il Nyt: “In Italia solo il Napoli potrebbe permetterselo”
In realtà nemmeno il Napoli: sarebbe un'operazione da quasi 290 milioni di euro complessivi. Sta nascendo una nuova categoria di calciatori

Newcastle (Inghilterra) 28/11/2023 - Champions League / Newcastle-Paris Saint Germain / foto Imago/Image Sport nella foto: Alexander Isak ONLY ITALY
Alexander Isak ha detto che vuole lasciare il Newcastle United. Ed è un problema. Un problema suo. Perché il punto adesso è “capire chi potrebbe permettersi di acquistarlo”. Pochi, quasi nessuno, scrive il New York Times. Ed è un fenomeno del calciomercato moderno, che riguarda parecchi campioni: se vali troppo sei immobilizzato dal tuo stesso valore.
Il Newcastle per meno di 150 milioni di sterline (circa 170 milioni di euro) nemmeno si siede a parlare. “Per contestualizzare – scrive il Nyt – Isak diventerebbe il terzo calciatore più costoso della storia, dopo Neymar e Kylian Mbappé”.
“Il ventaglio di possibili destinazioni sembra esiguo. Anche ignorando i fattori calcistici, gli aspetti finanziari in gioco sono enormi e rappresentano un’evidente barriera all’ingresso nel mercato di Isak. Acquistare Isak per 150 milioni di sterline equivale a un trasferimento da 171 milioni di sterline, se si considerano le commissioni stimate per gli agenti e, se l’acquirente è un club di Premier League, un’imposta sui trasferimenti del 4%. Dal punto di vista delle regole di profitto e sostenibilità (PSR), ripartite su un accordo quinquennale, queste sole commissioni aggiungerebbero dai 33 ai 35 milioni di sterline ai costi di un club”.
E “poi c’è lo stipendio di Isak. Le sue richieste esatte sono sconosciute, ma dato il suo status di uno dei migliori giocatori al mondo, una cifra compresa tra 250.000 e 300.000 sterline a settimana è tutt’altro che irragionevole. A quel livello, il costo per un club si aggirerebbe tra i 15 e i 18 milioni di sterline all’anno“.
“In sostanza, è ragionevole affermare che l’ingaggio di Isak comporterebbe un costo annuo di 50 milioni di sterline (quasi 60 milioni di euro) per il suo nuovo club, e questo solo da un punto di vista contabile. Spesso si dimentica che i club dovranno prima o poi pagare in contanti e, nel nostro ipotetico contratto quinquennale, Isak costerebbe probabilmente a un nuovo pretendente più di 250 milioni di sterline”.
Poi il Nyt si avventura in una lunga analisi, campionato per campionato, di chi potrebbe permetterselo. E taglia subito fuori la Serie A. La Juve? “Ha perso circa 670 milioni di sterline negli ultimi quattro anni. Sia il Milan che l’Inter si stanno riprendendo finanziariamente, ma il prezzo di Isak ammonterebbe a oltre due quinti dei loro ricavi più recenti”.
E il Napoli? “Vincitore della Serie A la scorsa stagione, ha registrato profitti impressionanti di recente e vantava una solida liquidità all’ultimo controllo. Sarebbe il pretendente italiano più probabile, ma ancora… improbabile; il suo monte stipendi più recente è stato inferiore a quello del Newcastle”.