Che cos’è successo a Jasmine Paolini? Giocava col sorriso, ora sembra giochi contro sé stessa

Dov'è finita la tennista che fece innamorare Anna Wintour? Si è perduta, e pare che faccia di tutto per non ritrovarsi. A Montreal stasera abbiamo assistito a un capolavoro di autolesionismo

Jasmine Paolini

Italy's Jasmine Paolini leaves the court after losing against Russia's Kamilla Rakhimova at the end of their women's singles second round tennis match on the third day of the 2025 Wimbledon Championships at The All England Lawn Tennis and Croquet Club in Wimbledon, southwest London, on July 2, 2025. (Photo by Adrian Dennis / AFP) / RESTRICTED TO EDITORIAL USE

Che cos’è successo a Jasmine Paolini? Giocava col sorriso, ora sembra giochi contro sé stessa.

Dov’è finita Jasmine Paolini? Dov’è finita la tennista sorridente che dice innamorare di sé Anna Wintour leggendaria (adesso ex) direttrice di Vogue? Giocava col sorriso. Era uno spettacolo sia tennistico sia di vita. Lo scorso anno giocò due finali Slam: Parigi e Wimbledon. Le perse entrambe ok, ma le giocò. Salì fino al numero quattro della classifica mondiale. Probabilmente, chissà, proprio la sconfitta a Wimbledon – in tre set contro la ceca Krejčíková – ha lasciato strascichi mai del tutto superati nonostante l’oro olimpico conquistato in doppio con Sara Errani. Lo scorso anno disputò anche le finali Wta.

Da marzo 2025 ha cominciato a vagabondare tra un coach e l’altro. Ha lasciato la guida di Renzo Furlan con cui aveva scalato la classifica e raggiunto due finali Slam. A marzo aveva già cominciato il percorso di smarrimento. Ma non si è più ripresa. Non solo, è andata avanti nel tunnel buio, sempre più buio. Al Roland Garros ha sprecato tre match-point al quarto contro turno contro Svitolina ed è andata a casa. A Wimbledon è uscita al secondo turno.

Stasera, a Montreal, l’abbiamo vista gettare letteralmente via la partita contro la giapponese Ito. Non è tanto il match-point sprecato sul 6-2 5-4 ma tutto quel che è stato dopo. Ha cominciato a giocare contro sé stessa. Si è incaponita. Voleva giocare a modo suo, fare i punti come diceva lei e ha sprecato di tutto. Ha gettato via non sappiamo più quanti dritti. Della tenniste col sorriso si sono perse le tracce. È parsa giocare contro sé stessa e un tale accanimento alla fine è stato premiato. Ha perso 7-5 al tie-break del terzo set. È come se fosse uscita dalla partita e si fosse ostinatamente impedita di rientrarvi. È parso un capolavoro di autolesionismo. Non sappiamo chi e cosa possa riportarla sulla retta via. Certo che colpisce la metamorfosi in genitivo di questa sportiva di 29 anni (30 a gennaio) che sembrava simboleggiare la gioia della vita. Metteva di buon umore il suo modo di stare in campo. Non è questione di vincere o di perdere. Questa sera in campo non era Jasmine Paolini. Era una sua controfigura.

 

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