Zaniolo dopo l’audizione con la Procura Federale: «Offeso e provocato, ma ho reagito nel modo sbagliato»

Su Instagram: «Ho sempre creduto nei valori dello sport e nell’importanza di fornire ai più giovani dei modelli di comportamento positivi: mi spiace di essere venuto meno a questa mia responsabilità»

zaniolo Zazzaroni spalletti

Db Milano 12/09/2023 - qualificazioni Euro 2024 / Italia-Ucraina / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Nicolo’ Zaniolo

Nicolò Zaniolo torna a parlare dopo che l’AS Roma lo ha accusato di aver aggredito fisicamente due giovani giocatori della Primavera giallorossa, di aver urinato all’interno delle loro strutture e di essersi presentato in stato di ebbrezza a Viola Park dopo la semifinale Primavera contro la Fiorentina.

Zaniolo nega fermamente di aver commesso atti violenti, ma riconosce di non aver gestito la situazione nel modo più appropriato, soprattutto considerando la sua posizione e la sua esperienza.

Il giocatore ha espresso rammarico per l’accaduto, sottolineando il valore dello sport e il ruolo di esempio che i calciatori devono avere nei confronti dei più giovani e manifestando la volontà di imparare da questa esperienza negativa per migliorare in futuro.

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Nel frattempo, la Figc ha avviato un’indagine formale per chiarire la dinamica dei fatti. Se le accuse dovessero essere confermate, Zaniolo potrebbe subire pesanti sanzioni disciplinari che potrebbero influire negativamente sulla sua carriera.

Le parole di Zaniolo su Instagram

«Nei giorni scorsi sono stato ascoltato in Procura dal Procuratore Federale Giuseppe Chiné, che desidero ringraziare per avermi dato modo di chiarire, spero definitivamente, la mia posizione.

Non posso ovviamente entrare nel merito delle spiegazioni che ho fornito in merito alla dinamica degli eventi, che ritengo risolutive.

Ribadisco di non aver compiuto atti aggressivi o violenti ai danni di nessuno, ma di essere stato io bersaglio di offese e provocazioni ingiustificate da parte di alcuni tesserati dell’AS Roma; nondimeno, riconosco di non aver reagito nel modo più opportuno rispetto al ruolo e all’esperienza che mi appartengono.

Ho sempre creduto nei valori dello sport e nell’importanza di fornire ai più giovani dei modelli di comportamento positivi: mi spiace di essere venuto meno a questa mia responsabilità e mi impegno a fare tesoro per il futuro di questa spiacevole esperienza.

Desidero comunque ribadire, ancora una volta, l’affetto e la gratitudine che mi legherà sempre con l’AS Roma e con chiunque ne indossi la maglia, indipendentemente da uno screzio che personalmente ritengo superato.

Nicolò».

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