Quattro tifosi dell’Atletico condannati per crimine d’odio razziale nei confronti di Vinicius Jr
Nel 2023 avevano esposto un manichino impiccato su un ponte, prima del derby tra Atletico Madrid e Real. Non andranno in carcere perché hanno chiesto scusa (assurdo) con una lettera

Db Bergamo 10/12/2024 - Champions League / Atalanta-Real Madrid / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: esultanza gol Vinicius Junior
Non si ferma neanche per idea l’odio razziale diffuso nel mondo del calcio. In Spagna nel 2023 (ma non fu la prima volta ndr) i tifosi dell’Atletico mostrarono un manichino lugubre con indosso la maglia di Vinicius jr impiccato su di un ponte, prima del derby contro il Real Madrid. La solita schifezza di un tifo poco civilizzato (ma il problema com’è ovvio si trova nella società civile). Quest’oggi, dopo ben due anni e mezzo, i quattro fautori di tale crimine d’odio razziale sono stati condannati da un tribunale madrileno.
Quattro condannati per reato d’odio nei confronti di Vinicius Junior
Ne parla in Inghilterra il Guardian:
“Il tribunale di Madrid ha condannato quattro persone a pene detentive con sospensione condizionale della pena, dopo essere state ritenute colpevoli di un crimine d’odio legato a un’effigie dell’attaccante del Real Madrid Vinícius Júnior. Erano coinvolti nell’installazione di uno striscione con la scritta “Il Madrid odia il Real” e di un’effigie nera gonfiabile in una replica della maglia numero 20 del brasiliano su un ponte prima di una partita di Copa del Rey tra Real Madrid e Atlético nel gennaio 2023.
Un imputato è stato condannato a 15 mesi di carcere per reati d’odio e ad altri sette mesi per aver minacciato, avendo diffuso online immagini dell’atto. Gli altri tre sono stati condannati a sette mesi di carcere per reati d’odio e sette mesi per minacce. Tuttavia, non sconteranno la pena detentiva, dopo che tutti e quattro hanno firmato una lettera di scuse a Vinícius, al Real Madrid , alla Liga e alla federazione calcistica spagnola. […]
Saranno tenuti a partecipare a un programma educativo sulla parità di trattamento e la non discriminazione affinché le pene detentive comminate possano essere sospese. Non c’è stata alcuna conferma immediata da parte del tribunale né una reazione da parte di Vinícius Júnior”.