Pedullà sulla Nazionale: «Ranieri è come Mattarella, costretto per mancanza di alternative»

Gravina, secondo Pedullà, farebbe tornare la nostalgia per i tempi in cui c'era Tavecchio: «avevo detto che Gravina è stato il peggiore presidente degli ultimi 30 anni.

Claudio Ranieri finale cagliari

Db Torino 08/02/2020 - campionato di calcio serie A / Torino-Sampdoria / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Claudio Ranieri

Alfredo Pedullà sul suo canale Youtube: «non ho letto critiche nei confronti di Gravina, che sembra quasi il Messia, sembra quasi Ronaldinho, Pelè, Maradona. Gravina ha fatto una cosa che non doveva fare, ha fatto in modo che il suo commissario tecnico ha annunciato l’esonero di se stesso. Cioè Spalletti ha esonerato Spalletti. Fantozzi ci avrebbe fatto un film».

Sul ministro dello sport

Continua Pedullà sulla realtà sportiva italiana: «Tra l’altro abbiamo un ministro dello sport che ha diretto la serie B, assolutamente inadeguato. Parlo sempre dei ministri, io non mi permetto di giudicare gli uomini.  Hanno depositato questa barchetta nell’oceano che sta per affondare se non è già affondata. Mi dispiace, ma me l’aspettavo, perché in questo paese si critica soltanto quando c’è una convenienza, spesso, purtroppo».

Il peggior presidente della storia 

Gravina, secondo Pedullà, farebbe tornare la nostalgia per i tempi in cui c’era Tavecchio: «avevo detto che Gravina è stato il peggiore presidente degli ultimi 30 anni. Poi ho corretto: il presidente peggiore della storia. Dopo questa vicenda correggo ulteriormente e dico che Gravina è il peggiore presidente anche della storia che verrà, mi porto avanti con il lavoro. Credo che nessuno potrebbe fare peggio di lui». Prosegue: «Chiunque, anche se andassi io, anche se andaste voi. Di sicuro ha rivalutato la figura di Tavecchio, che ha avuto la dignità di dimettersi dopo un evento brutto, senza aspettare due minuti. Tavecchio oggi non c’è più, ma è giusto ricordarla questa cosa».

Il paragone tra Ranieri e Mattarella

Pedullà si pronuncia anche sul successore di Spalletti: «Su Ranieri, malgrado venisse dato da qualche fonte come secondo della lista, è sempre stato il primo. Poi vediamo come funziona in giornata, ma mi viene in mente Ranieri come Mattarella. Perché Mattarella non aveva voglia di tornare a fare il Presidente della Repubblica, ma è stato costretto per mancanza di alternative. E qui mi sembra che siamo più o meno sullo stesso piano. Dobbiamo aspettare che si incastrino tutte le situazioni del puzzle».

Il doppio ruolo

Pedullà conclude le sue osservazioni in merito, parlando dell’eventuale doppio ruolo del nuovo ct: «Ranieri e la proprietà – soprattutto la proprietà, visto che Ranieri ha un grande rapporto con la Roma – potrebbero avallare questo doppio ruolo. Noto giudizi socratici di chi pensa di avere in tasca la verità scandalizzato e sconvolto. Vi dovreste scandalizzare per altre cose, non per il fatto che ci sia un doppio ruolo, vi dovreste scandalizzare perché un commissario tecnico esonera se stesso, piuttosto che essere esonerato dal presidente federale.  Qui ci sono dei ruoli che vanno stabiliti e tutelati. Io spero che oltre il Coni, oltre un Ministro che non ha dato nulla da quando è arrivato, ci possa essere una situazione tale da poter risolvere questa problematica».

 

 

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