Mkhitaryan: «il dolore del 5-0 col Psg non si cancella. Tutti mi chiedono di Al Bano, ha solo suonato al mio matrimonio»

Intervista a Repubblica: «è stata una sconfitta brutta ma indietro non si torna. La frase sugli inviolabili? La ridirei, non importa se mi sfottono»

Mkhitaryan

Mp Verona 23/11/2024 - campionato di calcio serie A / Hellas Verona-Inter / foto Matteo Papini/Image Sport nella foto: Henrikh Mkhitaryan

Mkhitaryan: «il dolore del 5-0 col Psg non si cancella. Tutti mi chiedono di Al Bano, ha solo suonato al mio matrimonio»

Mkhitaryan intervistato da Repubblica. Torna, come tutti, come Barella, sulla finale di Champions perduta in quel modo (5-0) contro il Psg.

Henrikh Mkhitaryan, Simone Inzaghi racconta che quando lei parla i compagni ascoltano come se in aula fosse entrato il professore. È vero?
«Dico quello che penso, senza cercare di piacere a qualcuno, che siano i compagni, i tifosi, chiunque. Quando a parlare sono gli altri, ascolto. Se apro bocca, e non lo faccio spesso, è per il bene della squadra. L’importante è non nascondersi, essere chiari, diretti. Solo così ci si aiuta a vicenda».

Contro l’Urawa Red Diamonds è arrivata la prima vittoria dopo la finale di Champions. Questo torneo americano può aiutarvi a superare la delusione?
«Sì, ma la cicatrice resta. Il dolore non si cancella, è stata una sconfitta brutta. Non dimentichiamo il percorso che ci ha portato fin lì, abbiamo fatto grandi partite, ma indietro non si torna. Dobbiamo rialzarci, imparare e andare avanti».

Avete capito cos’è successo a Monaco?
«Non serve pensarci troppo. Dobbiamo lavorare per vincere nei prossimi giorni, nelle prossime settimane e nei prossimi anni».

Mkhitaryan e l’aiuto della psicologia

Chivu ha raccontato di essersi affidato a uno psicologo, in un momento difficile della sua carriera da calciatore. Quanto è importante per uno sportivo farsi aiutare?
«Per me, molto. Sono andato dallo psicologo a Dortmund e all’Arsenal. Ma ognuno ha la sua sensibilità. C’è chi preferisce analizzarsi da sé, o si confida solo con persone care. Io dopoMonaco mi sono confrontato con mia madre, con gli amici. Il tempo per parlare era poco perché siamo partiti subito».

Direbbe ancora la frase sull’Inter ingiocabile?
«Non ho detto che siamo ingiocabili sempre, ma che lo siamo stati in alcune partite, per l’atteggiamento che abbiamo messo in campo. Certo che lo direi di nuovo, lo penso. Se poi qualcuno mi prende in giro, non me ne frega niente».

C’è un noto personaggio italiano di cui vorrei chiederle.
«Se è Al Bano, ha solo suonato al mio matrimonio, ma non ci frequentiamo. Me lo chiedono tutti». 

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