L’intelligenza artificiale rivoluziona lo scouting calcistico (Marca)
Una nuova app usa l’intelligenza artificiale per rivoluzionare lo scouting calcistico. Marca ne evidenzia l’impatto.

@Mohamed Hassan , prese con un fotocamera sconosciuta 03/18/2021
La tecnologia e il calcio stanno ufficialmente giocando nella stessa squadra. Cuju è un’app innovativa che sfrutta l’intelligenza artificiale e la tecnologia mobile per valutare giovani calciatori in modo oggettivo e accessibile. Attraverso esercizi registrati con lo smartphone, la piattaforma analizza velocità, tecnica e forma fisica, confrontando le prestazioni con migliaia di profili in tutto il mondo. Questo metodo rivoluziona lo scouting calcistico, offrendo opportunità a talenti altrimenti difficili da scoprire.
Nonostante i vantaggi, restano dubbi sull’efficacia dell’Ia nel sostituire completamente l’occhio umano, indispensabile per valutare aspetti come carattere e adattabilità. Inoltre, potrebbe preoccupare il rischio di reclutamento prematuro, che potrebbe influire sullo sviluppo dei giovani atleti.
In ogni caso, Cuju rappresenta un importante passo verso uno scouting più equo, trasparente e globale, mettendo il talento al centro dell’attenzione.
Leggi anche: Collina: «La tecnologia è importante, anche se avessimo gli arbitri migliori potremmo sbagliare lo stesso»
L’intelligenza artificiale arriva anche nello sport
“«Volevamo creare una piattaforma affidabile che offrisse a qualsiasi giocatore l’opportunità di essere scoperto solo in base alle sue prestazioni e ai dati oggettivi. […] I club ora possono analizzare i talenti nazionali e internazionali in modo comparabile e integrato ai propri processi di scouting», spiega Wittmann.
In Brasile, lo stato di Santa Catarina è stato il primo a utilizzare la tecnologia attraverso la campagna “La Jornada”. […] In totale, c’erano 150 calciatori (90 ragazzi e 60 ragazze) che gareggiavano sul campo, di fronte a scout e specialisti di tutto il mondo, per un posto in cima al primo torneo globale di talenti selezionati attraverso la tecnologia. […] Tra i nomi che si sono già distinti grazie all’app c’è Marcela Geremias Lima, di soli 14 anni, che si è distinta in tutte le fasi e ha ottenuto un posto nelle divisioni inferiori del Corinthians. Per Luiz Gustavo, cofondatore del progetto, l’iniziativa rappresenta un cambiamento importante nella scena dello sport mondiale. «Il mio percorso verso il calcio professionistico dipendeva molto dalla fortuna. Ero nel posto giusto al momento giusto. Se Cuju fosse esistito allora, mi avrebbe risparmiato molte deviazioni».
L’ambasciatore ufficiale dell’app è l’ex portiere della nazionale brasiliana e campione della Champions League con l’Inter, Júlio César. Per lui, l’impatto di Cuju sarà duraturo: «Il progetto offre visibilità, obiettività e parità di condizioni per tutti nel calcio. […] Cuju diventerà uno strumento chiave nel processo di identificazione e sviluppo dei talenti per i club. Il processo di scouting è facilitato per tutti attraverso la tecnologia dell’applicazione».
Con il supporto di allenatori certificati Uefa e scienziati sportivi, Cuju non intende sostituire l’occhio umano dello scopritore, ma integrare questo processo con dati precisi e comparabili.”