Chiesa: «Chi prende Conte, come Allegri, ha più possibilità di lottare per lo scudetto»
Alla Gazzetta: «a Napoli lo ha confermato. È un vincente e dovunque va ci riesce. Thiago Motta mi disse “sei fuori dal progetto, cercati una squadra”»

Mg Dortmund (Germania) 15/06/2024 - Euro 2024 / Italia-Albania / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Federico Chiesa
Chiesa: «Thiago Motta mi disse chiaro e tondo “cercati una squadra”. Ho grande rispetto per Allegri»
Federico Chiesa intervistato dalla Gazzetta dello Sport. Fa chiarezza su una serie di inesattezze che circolavano sul suo conto e suoi suoi rapporti con gli allenatori.
Chiesa, che bilancio fa del primo anno all’estero, in cui ha giocato poco ma vinto la Premier?
«Positivo perché una Premier non si porta a casa tutti i giorni. Il dispiacere di non aver giocato abbastanza c’è, però bisogna guardare all’annata nel suo complesso: vincere è sempre bello. Mi mancava un’esperienza all’estero, dopo Firenze mi ero spostato solo a Torino. Vivere in una cultura e in un contesto diversi mi ha fatto crescere come uomo. Sono orgoglioso di ciò che ho fatto».
Slot la pensa come Allegri, che alla Juventus la vedeva più attaccante che esterno. Pensa di avere più un futuro da punta come suo padre?
«Con Allegri ho giocato tutta la stagione da seconda punta e i miei gol li ho fatti, anche Slot ha deciso di provarmi lì e io sono contento. Se due tecnici vincenti hanno visto in me le potenzialità per giocare punta vuol dire che posso farlo».
Come è maturato l’addio con i bianconeri?
«Non mi è mai stato offerto il rinnovo, c’erano stati dei contatti per parlarne dopo l’Europeo ma nessuno si è più fatto sentire. Quando sono rientrato dopo le vacanze e il matrimonio ho parlato subito con Thiago Motta, che mi ha detto chiaro e tondo: “Non fai parte del progetto, cercati una squadra”. Però provo grande affetto per la Juve e i tifosi».
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I mesi da fuori rosa sono stati un’umiliazione?
Chiesa: «No perché mi sono allenato con altri giocatori che erano nella mia stessa situazione. Sono stati chiari fin dal primo giorno, mi hanno fatto lavorare per due settimane con la squadra, poi Motta non mi ha voluto più. Io sono un professionista, ho accettato e ho continuato ad allenarmi per cercarmi un’altra squadra. È stato un grande dispiacere perché io tengo molto alla Juventus e pensavo di poter dare ancora tanto».
Allegri al Milan può essere un assist per lei?
«Se ne sono dette tante ma io ho grande rispetto per Max: mi ha dato tanto, l’anno scorso ero partito forte. È un vincente, per il Milan è una grande scelta. Lui mi ha fatto capire che potevo fare la seconda punta, allargandomi gli orizzonti. Sousa mi ha fatto esordire in A e con Mancini ho toccato il punto più alto all’Europeo, però Allegri mi ha dato tanto come crescita personale e modo di giocare».
Che effetto le ha fatto lo scudetto vinto dal Napoli di Conte?
«Chi prende Conte, come Allegri, ha più possibilità di lottare per lo scudetto, a Napoli lo ha dimostrato una volta di più. È un vincente e dovunque va ci riesce. Come Max e Ancelotti».