Il giornale tedesco racconta di Antonio Tiberi e quel passato che lo perseguita: nel 2022 uccise il gatto del ministro del Turismo di San Marino per provare un facile ad aria compressa

Secondo lo Spiegel una delle grandi speranze italiane per la vittoria del Giro senza i grandi campioni è Antonio Tiberi. E quindi il giornale tedesco ha ripescato dagli archivi dei giornali italiani, non senza un po’ di divertito compiacimento, la storia – effettivamente gustosa – che riguarda i suoi… carichi pendenti.
Tiberi ora ha 23 anni (e gli esperti dicono che salirà almeno sul podio quest’anno) ma è “un assassino di gatti”. Nel luglio 2022, quando già professionista era residente a San Marino, ha acquistato una carabina ad aria compressa “e, quando ne hai una in casa, ovviamente vuoi provarla il prima possibile”, racconta lo Spiegel. “Perciò per prima cosa mirò a un cartello stradale dalla finestra. Ma questo non gli bastò, così mirò a un gatto che vagava dall’altra parte della strada. Mirò alla testa, premette il grilletto e colpì, presumibilmente con suo stesso orrore. Il gatto morì. Ma non era un gatto qualunque… era l’animale domestico del ministro del Turismo di San Marino, Federico Amati”.
Il ministro chiamò la polizia e sporse denuncia. Tiberi finì in tribunale e fu condannato a pagare una multa di 4.000 euro. “Volevo solo testare la gittata dell’arma. Ero stupido e volevo mirare un gatto. Con mia sorpresa, l’ho effettivamente colpito. Non volevo ucciderlo ed ero convinto che la mia arma non fosse letale”.
La sua squadra di allora, la Trek-Segafredo, inizialmente lo squalificò per 20 giorni, imponendogli di donare lo stipendio percepito in quel periodo a un’organizzazione per i diritti degli animali. Pochi mesi dopo lo cacciò, sostenendo che il professionista non si era comportato come ci si aspetterebbe da un atleta.
Tiberi è andato poi nel team Bahrain Victorious. Lo scorso anno, al suo esordio al Giro d’Italia, è arrivato quinto in classifica generale e ha chiuso con la Maglia Bianca. Il Times gli dedicò un pezzo: “Da killer di gatti a migliore speranza italiana per il Giro d’Italia”. Tadej Pogačar commentò così: “Ha dimostrato di avere le palle”.