Juan Jesus, prolungato di un anno il contratto col Napoli: «Napoli è diventata una parte di me»
Il Napoli ha esercitato il diritto di opzione e ha prolungato il contratto del difensore azzurro per la stagione 2025/26: «Non vedo l’ora di ricominciare. Di lottare, sudare, dare tutto»

Dc Roma 15/02/2025 - campionato di calcio serie A / Lazio-Napoli / foto Domenico Cippitelli/Image Sport nella foto: Juan Jesus
Juan Jesus, prolungato di un anno il contratto col Napoli (ufficiale)
Il Calcio Napoli comunica che Juan Jesus farà parte anche del Napoli 2025-26.
Juan Jesus in azzurro anche per il prossimo campionato. Il Napoli ha esercitato il diritto di opzione e ha prolungato il contratto del difensore azzurro per la stagione 2025/26.
L’esercizio dell’opzione è il giusto premio per una stagione ancora vissuta una volta da protagonista. Il difensore brasiliano si è fatto trovare pronto e il suo contributo è stato fondamentale. Si è trovato nelle condizioni di sostituire spesso Buongiorno e non l’ha quasi mai fatto rimpiangere. A 33 anni, ha disputato un’ottima stagione. Conte parlò bene di lui, dichiarando che in tanti non credevano nel difensore e che invece si era sempre fatto trovare pronto.
Juan Jesus ha commentato così sui social:
“Sono felice e orgoglioso di continuare a vestire questa maglia. Napoli è diventata casa, una parte di me. Qui ho trovato una squadra, una famiglia, un popolo che vive il calcio con il cuore. Voglio ringraziare la società per la fiducia, il direttore per la stima e la chiarezza, e soprattutto il mister Conte e tutto il suo staff per l’energia, la mentalità e la voglia di costruire qualcosa di importante.
Grazie ai miei compagni per il cammino condiviso e a voi tifosi… che ogni giorno ci fate sentire cosa vuol dire rappresentare questi colori. Il vostro affetto si sente, sempre. Non vedo l’ora di ricominciare. Di lottare, sudare, dare tutto. Perché rappresentare il Napoli è un onore, e farlo ancora per un altro anno è una gioia immensa. Ci vediamo presto. Forza Napoli, sempre”.
Juan Jesus: «Al di là delle critiche, so di aver fatto bene in 14 anni in Italia» (2 gennaio 2025)
Juan Jesus ha rilasciato un’intervista a Radio Crc. Negli ultimi match sta sostituendo Alessandro Buongiorno, infortunatosi in allenamento.
A proposito della vittoria contro il Venezia, il difensore ha dichiarato:
«Loro sono una squadra molto organizzata, si è visto che abbiamo avuto difficoltà a trovare gli spazi giusti. Ma abbiamo dominato la partita ed abbiamo fatto ciò che il mister ci ha chiesto in settimana. Non è facile avere pazienza quando si resta sullo 0-0, ma l’abbiamo fatto e questi tre punti sono molto importanti. Siamo in vetta alla classifica e dobbiamo pensare subito alla Fiorentina: sarà una partita molto complessa. Abbiamo cambiato tante cose dall’anno scorso ed abbiamo lo stesso fatto bene. Adesso con la Fiorentina abbiamo la possibilità di chiudere bene il girone d’andata. Con le squadra d’alta classifica siamo riusciti a trovare due pareggi difficili tra Torino e San Siro. Il nostro obiettivo è continuare questo percorso di crescita, perché siamo una squadra forte».
Sull’accoppiata con Amir Rrahmani:
«Amir lo conosco da quattro anni, non è una novità per me giocare con lui. Buongiorno è un calciatore di prospettiva importante, ci sta dando una grossa mano. Io sono in Italia da 14 stagioni e non devo dimostrare niente a nessuno, perché il mio percorso l’ho fatto anche bene, al di là delle critiche. Sono una persona che lavora tanto e che è sempre a disposizione del mister e della squadra: mi interessa solo il parere della società del tecnico. Le chiacchiere le lascio perdere, perché sono un professionista ed ho fatto un percorso: nessuno sa quanto ho lavorato per arrivare fino a qua. Dimostro sempre tutto con i fatti in campo e mai con chiacchiere e polemiche: si è visto anche in queste due partite. Siamo una squadra di bravi ragazzi, alle volte scherzando dico anche che siamo troppo buoni, perché ogni tanto ci vuole un po’ di cattiveria in campo. Ma lavoriamo tantissimo, seguendo quello che ci dice il mister. Io trovo un gruppo sereno e che ha sempre voglia di imparare, dove tutti danno una mano per superare le difficoltà. Abbiamo ancora tanto da fare, perché la strada è ancora lunga, ma spero di continuare così».
Sul tecnico Antonio Conte:
«È un sergente. Più bastone che carota, ma penso che questo abbia sempre funzionato, considerando i risultati che ha raggiunto. L’ho incontrato quando era alla Juventus ed era difficilissimo affrontarli. Scherzando ho detto anche a lui che o mi sta allungando la carriera di 10 anni o mi sta facendo smettere subito. Perché è una persona che ci fa lavorare tanto su quello che ci serve e questo si vede nelle partite. Non giocavo da tanto eppure non mi sono stancato: questo grazie agli allenamenti che facciamo».
Infine, un commento riguardante Napoli:
«Napoli per me è una città importante, in cui sono venuto in un momento difficile della mia carriera. Spalletti ha creduto in me ed ho dimostrato il mio valore. La gente mi ha accolto benissimo ed abbiamo vinto un campionato insieme. Io mi sveglio ogni mattina e vedo il Vesuvio: è una città bellissima. Come tutte le grandi città ha le sue difficoltà, ma la gente vive davvero di passione».