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Il forfait di Pogacar è una fortuna per il Giro d’Italia: così la corsa è più interessante (Guardian)

Mancheranno anche Vingegaard e Evenepoel. “Ma almeno vedremo una gara emozionante e combattuto. Il dominio è noioso”

Il forfait di Pogacar è una fortuna per il Giro d’Italia: così la corsa è più interessante (Guardian)
Winner Slovenia's Tadej Pogacar celebrates during the podium ceremony of the men's Elite Road Race cycling event as part of the UCI 2024 Road World Championships, in Zurich, on September 29, 2024. (Photo by Fabrice COFFRINI / AFP)

Che bello il Giro d’Italia 2025 senza la più grande star del ciclismo mondiale. Non è una provocazione quella Guardian. E’ un’analisi spartana dello stato di cose. La corsa italiana non avrà tutte le stelle del Tour de France, “ma probabilmente compenserà con una corsa dinamica e imprevedibile quando prenderà il via a Tirana venerdì”.

Mancherà Pogacar, ma anche Jonas Vingegaard e Remco Evenepoel, i tre migliori corridori del Tour de France dello scorso anno. Ma ci sarà gente di livello, da Roglic a Hindley, l’ecuadoriano Carapaz e un in ripresa Bernal.

“Eppure, il fatto che gran parte delle chiacchiere pre-gara siano state incentrate sull’assenza dello sloveno non fa che sottolineare il suo dominio inarrestabile”. Ormai va così: persino il campione del Giro 2023, Roglic, alla domanda sul suo programma per il 2025, ha risposto: “Sceglierò le corse in cui Tadej non sarà presente”. Lo evitano come la peste.

La tesi del Guardian è che “il dominio assoluto, in qualsiasi sport, può diventare scontato”. E che insomma, senza Pogacar “aumenterà l’ambizione di molti nel gruppo. In questo senso, il Giro potrebbe rappresentare una boccata d’aria fresca”.

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