L’Al Nassr è stato eliminato in Champions asiatica ed è terzo in campionato. In caso di ritorno in Italia, c’è l’interesse di diversi club, anche i Napoli, vista la situazione di Conte

Stefano Pioli non se la passa bene in Arabia Saudita. Il suo Al Nassr è uscito dalla Champions asiatica e anche in campionato va piuttosto male, terza a 8 punti dall’Al Ittihad capolista. Risultati deludenti che hanno messo Pioli in una brutta posizione e al centro delle critiche dei tifosi che chiedono il suo esonero. Il tecnico italiano dell’Al Nassr è finito nella bufera per gli ultimi risultati deludenti ed è molto criticato dai tifosi, che chiedono il suo esonero.
Pioli sbeffeggiato in conferenza, gli urlano «Aeroporto, aeroporto»
L’Al Nassr è stato eliminata a sorpresa in semifinale della Champions League asiatica contro i giapponesi del Kawasaki Frontale. Dopo questa disfatta ai limiti del clamoroso, la permanenza di Pioli in Arabia non è più così scontata. In conferenza stampa al termine della partita contro il Kawasaki, un giornalista ha fatto capire chiaramente cosa sperano i tifosi. «Aeroporto, aeroporto» gli ha urlato, come ad indicare il luogo dove recarsi per prendere un mezzo adatto a ritornare nel Bel Paese. Pioli l’ha guardato con uno sguardo stralunato.
A media person to Stefano Pioli:
“The airport…the airport.”
— Al Nassr Zone (@TheNassrZone) April 30, 2025
Visto che l’esonero sembra più che mai scontato, diversi club in Italia potrebbero essere interessati a lui. C’è la Roma, che sta ancora studiando il successore di Claudio Ranieri e il nome dell’ex Milan piace tanto in casa giallorossa. Occhio anche alla Juventus in caso di mancata conferma di Igor Tudor e al Napoli, vista la delicata situazione di Antonio Conte.
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«Cristiano Ronaldo è maniacale, cura ancora oggi le partite come se avesse vent’anni»
Nel corso dell’ultima conferenza stampa tenuta a Riad, Stefano Pioli, allenatore ex Milan oggi all’Al-Nassr, ha risposto a molte domande dei media italiani, impegnati questa sera nel seguire la finale di Supercoppa italiana tra Inter e i rossoneri di Conceiçao.
«Appena finito il campionato mi sono detto che in Italia non avrei allenato quest’anno, sono stati cinque anni troppo pieni di emozioni. Pensavo fosse giusto così, appena finito il campionato non pensavo di venire ad allenare in Arabia Saudita ma c’è stata questa occasione: mi è piaciuto molto il management del club, ho fatto uno degli incontri più belli della mia carriera da allenatore.
Mi hanno chiesto tutto quello che si deve chiedere a un allenatore. Io parlo per me stesso, non posso parlare per tutta la categoria: quando ho dovuto scegliere l’ho fatto spesso per le sensazioni iniziali e in questo caso sono state molto positive. Il club vuole crescere, il calcio saudita vuole crescere e lo farà. Sono stato accolto benissimo da tutti: non pensavo di venire qui ad allenare ma sono contento di averlo fatto: essere lontano dal Milan credo mi possa far stare bene, fossi stato a casa sarebbe stato peggio. In più mi piace allenare, è la mia passione e, anche se ho incontrato parecchi allenatori che sono stati fermi e mi hanno detto che è bello, io faccio fatica a farlo».
Cosa rappresenta Cristiano Ronaldo?
«Credo che il ruolo di Cristiano vada al di là della sua qualità calcistica, è arrivato qui per dare slancio e non c’è dubbio. Ho allenato tanti campioni, Cristiano è in cima alla lista e vedendolo capisci che la differenza la fa la testa. Adesso ha vinto tutto, è sempre un perfezionista: cura la preparazione alla partita in maniera maniacale, come se avesse vent’anni e dovesse dimostrare tutto. È un campione con una mentalità incredibile, ha un’ossessione incredibile nel preparare tutto, vuole dimostrare di essere qui in Saudi per poter vincere ancora. Non lo conoscevo personalmente, è molto positivo anche per il resto dei compagni e cerca di migliorare tutto quello che si fa».