Conte ha capito che non è più la sua Juventus. De Laurentiis gli ha offerto soldi e mercato ed è rimasto a Napoli (Dagospia)
Chiellini non ha ancora poteri, Giuntoli silurato in ritardo (non è ancora ufficiale). Conte aveva un'altra idea della Juventus. Ma la mozione degli affetti conta zero

Db Villar Perosa (To) 16/08/2012 - amichevole / Juventus A-Juventus B / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Antonio Conte-John Elkann
Conte ha capito che non è più la sua Juventus, De Laurentiis gli ha offerto soldi e mercato ed è rimasto (Dagospia)
Dagospia, giornale on line sempre molto informato sul potere italiano, si occupa dell’intrigo di calciomercato che ha coinvolto Antonio Conte, John Elkann e Aurelio De Laurentiis. Con Conte che era vicinissimo al ritorno alla Juventus ma poi ha cambiato idea ed è rimasto a Napoli.
Ecco cosa scrive Dagospia:
Le quattro giornate di Napoli che hanno fatto cambiare idea a Conte. Dopo lo scudetto, l’addio tra “il Feroce Salentino” e il Napoli pareva ormai certo e il tecnico sembrava destinato al ritorno alla Juventus.
Sapevano di amaro congedo le frasi di Aurelio De Laurentiis: “Ad Antonio auguro i successi che merita”. I due non si parlavano di mesi, il rapporto era ai minimi termini con Allegri dato da radio-mercato in avvicinamento a Castel Volturno.
Dopo diversi giorni di incontri, trattative, negoziati da far impallidire quelli tra Trump, Putin e Zelensky, è arrivata la svolta e l’annuncio della permanenza di Conte sotto il Vesuvio. Più che la mozione degli affetti e il pressing interno della moglie e dello staff, hanno pesato altri fattori.
Aurelione lo ha studiato a lungo e alla fine ha capito che poteva fidarsi di lui. Il patron azzurro, le cui capacità di seduzione sono indubbie, ha messo sul piatto un ritocco dell’ingaggio e la promessa di una campagna acquisti “champagne” inaugurata con il botto De Bruyne. Sul fronte Juventus, invece, qualcosa è andato storto. A Torino erano tutti sicuri che Conte sarebbe arrivato. Sky Sport aveva rivelato il piano di Elkann che prevedeva il tecnico leccese e Chiellini al comando e il congedo di Giuntoli (il cui siluramento ufficiale ancora non è arrivato). Ma Conte non ha trovato la società bianconera che lui conosceva, quella macchina da guerra, per intenderci, che con Luciano Moggi organizzava blitz notturni per portare a Torino Fabio Capello.
Non si è fidato del club nel quale lo stesso Chiellini non ha ancora l’autonomia necessaria per dettare la linea e alla fine ha “usato” il corteggiamento del club bianconero per far uscire allo scoperto De Laurentiis. L’amorale della fava? Oggi il Napoli offre garanzie di investimento e prospettive economiche e tecniche più solide della Juventus. E questa è una rivoluzione copernicana.