Barcellona campione, “una squadra che ha deciso di riportare l’aritmetica calcistica alla sua ragione più primitiva” (El Pais)

Segna sempre più dell'avversario. "La parola "catenaccio" non esiste. Dopo Guardiola tutti al Barça volevano imitarlo, Flick ha recupera l'essenza del suo calcio senza copiarlo"

Barcellona Yamal

Barcelona's Spanish forward #19 Lamine Yamal celebrates scoring his team's first goal during the Spanish league football match between RCD Espanyol and FC Barcelona at the RCDE Stadium in Cornella de Llobregat, on May 15, 2025. (Photo by MANAURE QUINTERO / AFP)

Il Barcellona è campione di Spagna 2025. Neanche a dirlo, il campione della Liga è stato trascinato dal suo miglior giocatore: Lamine Yamal. Contro l’Espanyol, il ragazzino dai capelli biondi ha realizzato il gol dell1-0 e fornito l’assist per il 2-0. Eppure, il derby, non è stata per niente una partita facile. El Pais non può non commentare la vittoria della Liga da parte del Barça di Flick.

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Il Barcellona trascinato da Lamine Yamal vince derby e campionato

Scrive el Pais:

Diventato leader all’età di 17 anni, Yamal rappresenta il calcio associativo senza complessi, dove un quinto della rosa è capeggiata dai giovani. Oltre a La Masia, l’allenatore Hansi Flick è un’altra figura chiave per capire come la squadra fallita dell’anno precedente sia diventata campione della Liga e abbia vinto la Coppa del Re“.

Una squadra come amante del calcio, divertente e generosa come il Barça che si è guadagnata il diritto di conquistare il titolo sul campo e non in televisione (leggi i video del Real sugli arbitri, ndr), come alcuni tifosi nelle grondaie stavano aspettando mercoledì sera (i gufi, ndr)”.

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Non ha giocato bene il Barcellona – sottolinea el Pais – Un gioco molto intenso e compatto dell’Espanyol, con aiuti difensivi e transizioni veloci che non hanno facilitato esattamente il lavoro dei difensori del Barça, lontani dalla condizione desiderata da Flick“.

Il Barcellona invece ha giocato “con troppa parsimonia, aspettando che Pedri e Olmo si muovessero tra le linee, lontano dall’area avversaria, fino a quando un tiro di Lewandowski ha mancato di poco il gol“.

All’intervallo Flick ha messo mano alla squadra e i risultati si sono visti dopo 10 minuti. “E poi apparve Lamine“. Il ragazzino ha pure provocato l’espulsione di Cabrera all’80’. Prima però il raddopio di Fermin Lopez, entrato al posto di Lewandowski.

Così il Barcellona vince derby e campionato con due giornate d’anticipo.

Flick ha recuperato l’essenza di Guardiola senza copiarlo

Per celebrare la vittoria della Liga del Barcellona, El Pais lascia spazio al commento di di Martin Caparros:

Hanno vinto molto, perso abbastanza, sprecato bellezza ed emozione. Quando vincere sembra essere l’unica cosa che conta, è un lusso guardare una squadra che vince perché gioca come se non gli importasse. O, forse, una squadra che ha deciso di riportare l’aritmetica calcistica alla sua ragione più primitiva: che vincere consiste nel segnare più gol di quello davanti“.

Caparros scrive che fin dalla sua nascita, la parola che governava il calcio era “catenaccio“, “seguivo le partite alla radio e leggevo i commenti su giornali e riviste e quasi tutti piangevano la stessa cosa: che questo “calcio moderno” si preoccupava molto di più di non fare gol che di realizzarli”. “Per questo che lo spettacolo era rovinato e il pubblico si allontanava i campi e tutto sarebbe andato all’inferno“.

In questi decenni il coro non era cambiato “«Una buona squadra si arma da dietro a davanti», cantava qualche tecnico, e tanti canticchiavano. Il Barcellona di Hansi Flick non segue quel ritornello. In realtà, non segue molte delle solite canzoni ed è questo che gli ha dato un campionato e forse un posto nella storia“.

Il Barcellona di Flick è una squadra fondamentalmente sbilanciata. Attacca come un leone e difende come un toro cieco“.

“Nell’ultimo decennio tutti gli allenatori del Barça volevano tornare allo stile Guardiola. Solo che lo hanno fatto in modo accademico: copiando i modi ma, in qualche modo, non l’essenza. Questa squadra lo recupera perché non la copia. E, allo stesso tempo, il Barcellona 2025 ruota attorno a colui che potrebbe diventare, prima o poi, il miglior giocatore del mondo. Lamine Yamal è un fenomeno improbabile: uno di quelli che fanno quello che nessun altro fa, e lo fa di più; uno di quelli che aggiungono al calcio certi gesti che sono solo suoi”.

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