Adani: «Conte a Napoli ha lavorato spesso in condizioni difficili ed è stato lasciato solo»
A Viva El Futbol: «Chi lo ha seguito è stato lo staff tecnico, squadra e popolo. Non ha mai smesso di crederci. Quel punto in più significa che il Napoli ha sprecato meno dell'Inter».

Ci Lecce 03/05/2025 - campionato di calcio serie A / Lecce-Napoli / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: Antonio Conte
Il commentatore sportivo Lele Adani ha parlato a Viva El Futbol dopo il pareggio del Napoli 0-0 contro il Parma e il lavoro svolto da Antonio Conte in panchina.
Adani: «Conte è stato spesso una guida sola, quel punto in più sull’Inter è stato conquistato con sudore»
Adani ha dichiarato:
«Probabilmente le speranze dell’Inter sono finite su quella palla ciccata da Arnautovic. Trovo che quella differenza di un punto tra Napoli e Inter sia meritata. Un punto è un dettaglio, ma in quello descrive il fatto che il Napoli abbia sprecato meno. Potevano allungare col Genoa, vincere a Parma… ma il Napoli nelle ultime 22 partite ne ha persa una, e la settimana dopo la sconfitta col Como, non fa andar via l’Inter pareggiando. Quindi è vero che qualche partita è stata sbagliata, ma fa parte del percorso. Il dibattito c’è perché se il Napoli vincesse, andrebbe a 82 punti, uno dei minor punteggi raggiunti nell’era dei 3 punti; Spalletti vinse lo scudetto con 90, Sarri arrivò secondo con 91 punti. Ma dentro le vicissitudini di una stagione e l’equilibrio delle squadre più basse, quel punto in più degli azzurri è stato conquistato con sudore e fatica, va oltre gli errori dell’Inter. Il Napoli ha lavorato in condizioni difficili e Conte è stato spesso una guida sola, dove chi lo ha seguito è stato lo staff tecnico, squadra e popolo. Le vicissitudini le ha dovute gestire l’allenatore e sono state tante. Condurre dieci partite con l’Inter attaccata, squadra abituata a vivere quel tipo di competizione, non è facile. Ora Conte si vuole prendere tutto. Quando l’Inter è passata avanti, ritornare davanti per il Napoli con il doppio scivolone nerazzurro Bologna e Roma significa che gli azzurri non hanno mai smesso di crederci».
Per il tecnico lo scudetto a Napoli sarebbe il capolavoro della carriera, ha preso il Napoli in mezzo ai calcinacci
Ne scrive il Corriere dello Sport con Fabio Mandarini:
L’idea finale è che Conte avrà compiuto il vero capolavoro della sua già trionfale carriera, se riuscirà a tagliare il traguardo davanti all’Inter. Intanto perché il Napoli, per rosa e potenza, qualità e quantità, è di certo inferiore all’Inter. Basti pensare che gli azzurri hanno il quinto attacco del campionato insieme con la Fiorentina, ma il suo tecnico ha bilanciato creando la miglior difesa d’Italia e la seconda d’Europa. Dicevamo: in mezzo ai calcinacci di dieci mesi fa, con la squadra reduce da un decimo posto a -41 dall’Inter, Conte è partito dalla ricostruzione dell’anima e dei corpi, restituendo al gruppo convinzione, personalità, mentalità. Senza Zielinski e Osimhen, e dopo aver spento la voglia di andare di Anguissa, Di Lorenzo e Lobotka, a gennaio s’è ritrovato primo. Puntando sull’organizzazione, la regolarità, l’equilibrio, la capacità di assorbire i colpi e di reagire a qualsiasi difficoltà. Poi, però, arriva il mercato: Kvara va al Psg e il Napoli, capolista e nel momento di maggiore convinzione collettiva, perde la sua stella. E insieme imprevedibilità, fantasia e talento senza un sostituto in grado di colmare la voragine.