Nadal: «Ogni tanto mi sveglio di soprassalto, credendo di dover scendere in campo»
L'intervista a Marca: "Ora non ho più routine, faccio le cose casualmente. E per tre mesi quando ho smesso non mi importava più di vincere o perdere. Ma adesso lo spirito competitivo sta tornando..."

Spain's Rafael Nadal leaves at the end of the quarter-final singles match between Netherlands and Spain during the Davis Cup Finals at the Palacio de Deportes Jose Maria Martin Carpena arena in Malaga, southern Spain, on November 19, 2024. Retiring tennis superstar Rafael Nadal lost in Davis Cup quarter-finals singles. The 22-time Grand Slam winner will call time on his career in professional tennis at the end of Spain's participation in the tournament in Malaga, after two injury-ravaged years. (Photo by Jorge GUERRERO / AFP)
“Alla fine ho sempre delle cose da fare”, dice Rafa Nadal abbracciando la sua nuova vita da leggenda in pensione. “Non è più come prima, quando c’era una routine fissa. Adesso, faccio le cose in modo casuale, ma insomma, faccio un sacco di cose, cerco di imparare dagli altri che possono motivarmi e, inoltre, un po’, ho il compito di organizzare il mio futuro, cosa mi piace di più, cosa mi piace di meno…”.
Nadal è in una sorta di tour mediatico. Stavolta parla in esclusiva con Marca. Il tennis? Nemmeno per sogno? “A volte mi capita di sognare e svegliarmi pensando che sto per giocare. Ma no, la verità è no, è una fase della mia vita che ho chiuso completamente, accettato totalmente e senza alcuna nostalgia. mi sono ritirato al momento giusto, perché ero convinto di aver dato tutto quello che avevo da dare. Ho ripreso la racchetta per giocare con mio figlio e poco altro. Ogni tanto vedo una partita che potrebbe interessarmi, come la finale di Barcellona domenica, la finale di Monte Carlo, e solo alcuni highlights e i risultati. Lo seguo”.
Nadal ha spento la sua parte ultra-competitiva? “La sto recuperando. In generale mi piace la competizione e sì, nei primi tre mesi circa c’è stata una regressione generale. Se giocavo a golf o partecipavo a qualche gara, non mi importava granché di niente. Ma alla fine, la mia essenza è che quando faccio qualcosa, devo cercare di farla nel miglior modo possibile e competere. E questo sta lentamente tornando”.