A Repubblica: «Non sono nata campionessa, ci ho messo un po’ a controllare lo stress. Ho capito che dovevo lavorare tanto sull’atteggiamento e sulla mente».

Federica Brignone, che ieri ha vinto l’oro nel Super G, ha rilasciato un’intervista a Repubblica in merito.
Brignone: «Ho temuto di perdere il Super G, a metà manche mi sono data una scossa mentale»
Che vigilia ha vissuto di questo oro storico?
«Ho giocato a carte e perso all’ultima mano. Poi non ho dormito granché».
Come ha gestito la pressione dopo una prima manche super?
«Non l’ho patita troppo, quando ho messo i bastoncini fuori dal cancelletto sapevo di potermi giocare l’oro e questa è una sensazione che ti infiamma. Ma sono riuscita a rimanere lucida e a tenere tutto sotto controllo. E’ stato bello».
Ha temuto di perdere?
«A metà manche ho iniziato a dire a me stessa “oh ma ti muovi?! Guarda che hai un bel vantaggio, però non è che altre stanno lì a guardarti che te la fai addosso”. Così ho iniziato a spingere, ma usando la testa».
28 anni fa Compagnoni vinceva a Sestriere l’ultimo oro italiano in gigante…
«E mi ha fatto effetto trovare alla partenza il suo stesso skiman e avere la stessa manager. Deborah ai grandi eventi non ha mai fallito, non so come facesse, l’ho sempre ammirata».
Diceva di non essere nata campionessa…
«Sicuramente, è stato un percorso lungo. Ci ho messo un po’ di più a raggiungere lucidità in gara, a mantenere un livello basso di stress. Quando è arrivato mio fratello Davide ho iniziato a lavorare tantissimo sull’atteggiamento e sulla mente. Ho cercato di migliorare ogni anno questo aspetto che mi mancava, mi è servito tempo, ma ringrazio ancora i miei genitori che non mi hanno mai spinto e mi hanno insegnato prima di tutto a godermi lo sport».
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