Nei primi turni era troppo bravo rispetto agli avversari, ai quarti Paul era troppo nervoso, in semifinale il ritiro di Djokovic. Tuttavia, ha dato lezioni di showman dopo le partite. Domenica sfiderà Sinner.

Domenica mattina alle 9:30 ci sarà la finale degli Australian Open tra Jannik Sinner e Alexander Zverev. Ma il tedesco, critica La Faz, non ha fornito delle grandi prestazioni durante il torneo.
Zverev non ha ancora mostrato il suo miglior tennis agli Australian Open
Il quotidiano tedesco scrive:
Non si può sostenere che Alexander Zverev abbia offerto un grande intrattenimento agli Australian Open prima della finale. Nei primi turni era troppo bravo rispetto agli avversari, ai quarti il suo sfidante era particolarmente nervoso [Paul, ndr] e in semifinale, Novak Djokovic si è dovuto ritirare dopo un solo set per infortunio. Ma durante le interviste post-partita dimostra di avere la stessa forza del suo servizio: fa battute sul suo coach, racconta aneddoti divertenti e interessati, e riscontra l’approvazione del pubblico.
Tuttavia, il tedesco può anche essere diverso: come dopo la semifinale, quando ha rivolto un appello nella sua intervista al pubblico: «Per favore, non fischiate qualcuno che deve per forza arrendersi», ha detto riferendosi a Djokovic. Ora si presenterà alla finale domenica contro Sinner, potrebbe vincere uno Slam e dimostrare a tutti che è cresciuto in campo ma anche fuori. Anche se non dovesse finire bene, ha già dato momenti di show al pubblico.
Sinner ha battuto Shelton in semifinale
Una partita, quella di Sinner, iniziata un po’ in salita. Shelton è andato avanti nel parziale, ha messo in difficoltà il numero uno del mondo. Tuttavia, l’esperienza e la forza mentale di Sinner gli hanno permesso di ribaltare il risultato. Secondo e terzo set più veloci del primo, con Shelton visibilmente in difficoltà. Sul finire del secondo set, Sinner ha chiesto l’intervento del fisioterapista (crampi dirà poi a match concluso). Da lì ha spinto ancora di più, concludendo velocemente gli scambi.
«Non ho idea di come ho invertito il parziale del primo set, molto duro e cruciale. Oggi non ho servito al meglio, ho risposto meglio di come ho servito. Il primo set ti da un po’ di fiducia. Entrambi abbiamo gestito le emozioni».