De Laurentiis completi l’organico di Conte. Giuntoli ha bruciato tutto il capitale in estate e ha comprato Koopmeiners e Douglas Luiz

Tra Conte e Motta ci sono sedici punti, Allegri ne aveva lasciati 18 a favore della Juventus (Zazzaroni)
Tra Conte e Motta ci sono ora sedici punti, un’enormità, se si pensa che Allegri ne aveva lasciati 18 a favore della Juve alla fine dell’ultimo torneo: altra storia, altri protagonisti, altra narrazione.
Ciò che è totalmente mancato alla Juve è stato lo spirito: non ha mostrato la determinazione, il coraggio che dopo l’intervallo il Napoli ha portato sul campo in dosi abbondanti.
La classifica attuale impone a De Laurentiis di seguire di nuovo l’allenatore per completare l’organico con due innesti, oltre al vice-Kvara: in difesa il Napoli è numericamente insufficiente.
Diverso è il discorso che riguarda la Juve. Tutto quello che poteva spendere, Giuntoli l’ha bruciato l’estate scorsa e il mercato per ora non gli sta dando ragione: Koop e Douglas Luiz sono i più deludenti e non possono bastare gli infortuni di Bremer e Cabal per giustificare un andamento del genere. Resto convinto che Alberto Costa e Veiga non aumentino la qualità del reparto. La Juve non è uno scherzo e richiede un livello da Juve.
Conte, frecciata agli esteti: «Dicono che le altre sono più pettinate e profumate, ma il Napoli è una squadra europea»
Il tecnico del Napoli, Antonio Conte, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Dazn dopo la vittoria in rimonta contro la Juve
«Una grande prestazione contro una grande squadra che era imbattuta e che ha un’ottima rosa e sta ancora intervenendo sul mercato, questo ci deve dare grande soddisfazione. A dimostrazione che il lavoro paga e che è un gruppo di ragazzi che comunque e sempre riesce a sopperire alle difficoltà con la forza del gruppo e del lavoro quotidiano».
Che messaggio lanciate?
«Il messaggio è che sono due vittorie che ci danno forza e autostima, soprattuto perché stanno arrivando vittorie in un momento in cui ci sono capitate delle cose che potevano ammazzare chiunque. Però ho sempre detto al gruppo di non piangere mai, di non lamentarsi. Mi chiedono cosa manca, ma chi è leader di un gruppo non deve pensare a cosa manca, ma pensare a quello che ha e fare la differenza con quello che ha. Sono numeri che fanno venire mal di testa pensando a quello che è stato l’anno scorso. Avevamo un distacco importante su Inter, Mila e Juve e oggi siamo noi ad aver preso un distacco importante».
Torna il discorso del megafono e Conte ribatte
«A Napoli ti coinvolgono in maniera importante e se non avessi parlato saremmo ancora a Capodichino».
La differenza lo fa anche chi non è titolare?
«È un gruppo di ragazzi che crede ciecamente nel lavoro. È una squadra che è cresciuta in maniera esponenziale. In sei mesi sono stati fatti dei progressi frutto del lavoro. A volte sento dei commenti che gli altri sono più pettinati, più carini e profumati, io invece dico che questo è un Napoli è una squadra europea, che gioca un calcio europeo».