ilNapolista

Brignone vince in discesa libera (è la prima volta) e pensa alla Coppa del Mondo

Brivido finale ma conquista punti preziosi su Lara Gut-Behrami. Quarta Laura Pirovano. Caduta Sofia Goggia. Incredibile sesta Lindsey Vonn

Brignone vince in discesa libera (è la prima volta) e pensa alla Coppa del Mondo
Beijing (Cina) 07/02/2022 - sci / Olimpiadi Beijing 2022 / foto Imago/Image Sport nella foto: Federica Brignone

Brignone vince in discesa libera (è la prima volta) e pensa alla Coppa del Mondo

L’italiana ha ottenuto la prima vittoria in discesa libera e fa un importante passo in avanti nella classifica generale di Coppa del Mondo. È quarta ma ha novanta punti di vantaggio su Lara Gut-Berhami oggi solo tredicesima. Senza Mikaela Shiffrin (chissà se e quando tornerà dopo l’infortunio), Brignone può ri-vincere la Coppa del Mondo.

Vittoria col brivido: col numero 46 è scesa la svizzera Blanc che è arrivata seconda per soli sette centesimi.

Dietro Brignone è arrivata appunto Blanca, poi la ceca Ledecka e quindi quarta Laura Pirovano. Male invece Sofia Goggia che è caduta. Era in testa dopo il primo intermedio, ma è scivolata in una curva.

Dopo la caduta, la sciatrice bergamasca ha dichiarato a Eurosport:

«Sto bene, stavo sciando bene, ma sono stata troppo diretta in curva e quando ho spinto ero sulla neve fresca e gli sci non hanno risposto».

L’azzurra si è inclinata troppo dopo essere sobbalzata per un dosso ed è scivolata sulle reti. Potrà però rifarsi domenica nel SuperG, dove è leader nella classifica di specialità.

Fantastica Lindsey Vonn arrivata sesta al suo rientro dopo anni in discesa libera.

Brignone: «Lo sci è uno sport pericoloso, ma la paura ti fa sentire viva»

Repubblica la intervista, a firma Cosimo Cito.

Davanti a lei, nella storia dello sci azzurro, c’è solo Alberto Tomba (88 podi in Coppa).
«Mai avrei immaginato di poter arrivare così in alto. Alberto è stato un mito assoluto per tutta la nostra generazione. È un campione irripetibile. Negli ultimi giorni mi è capitato anche di rivedere il film sulla Valanga Azzurra, Thoeni, Gros e gli altri grandi degli anni Settanta. Beh, è bello sentirsi continuatori di questa storia».

La caduta di Sarrazin a Bormio ha riacceso ancora una volta l’allarme sulla sicurezza e sui materiali, oltre che sulla sicurezza in pista. Lei come la vede?
«Io uso gli stessi materiali, sci, scarponi, piastre, solette da otto anni. Lo sci è uno sport pericoloso e noi siamo degli eroi. Il rischio fa parte di questo sport, non possiamo eliminarlo del tutto o spingere affinché le gare vadano nella direzione della semplicità, verso tracciati comodi, di solo scorrimento. La paura c’è, esiste, devi accettarla. Ma la paura ti fa anche sentire viva. Devi trovare un compromesso tecnico e mentale».

ilnapolista © riproduzione riservata