Abodi pensa al commissario per gli stadi: «per non subire personalizzazioni, un metodo uguale per tutti»

Il ministro per lo sport: «Noi parliamo di stadi e vincoli, in altri Paesi rispettano la propria storia mettendola al servizio del futuro»

Abodi america's cup

Roma 24/06/2023 - torneo Settecolli / foto Image Sport nella foto: Andrea Abodi

Il ministro per lo sport e i giovani, durante la presentazione dello studio “100 Italian stories Sport Facilities” tenutosi presso la sala Europa Experience David Sassoli a piazza Venezia,  ha rilanciato l’idea di un commissario straordinario per le infrastrutture.

«Sto valutando, insieme ai colleghi di Governo, l’individuazione di un commissario straordinario con poteri speciali per accelerare ulteriormente, senza saltare alcun passaggio di garanzia, e consentendo a tutti di avere parità di trattamento a ogni latitudine del Paese senza subire la personalizzazione delle sensibilità di chi gestisce. Mi auguro passi l’idea di un modello nuovo, un metodo di lavoro che sono sicuro porterà a questa accelerazione».

Sul gruppo di lavoro costituito ha spiegato l’obiettivo che è quello «di realizzare infrastrutture moderne, intelligenti, rispettose dell’ambiente e a misura di persona, per tutte le forme di disabilità. Lo stadio, inoltre, deve essere un luogo dove ci si comporta nella maniera giusta».

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Tornando sull’argomento stadi Abodi sottolinea che è «l’elemento più visibile di una città e di una nazione. Noi parliamo di stadi e di vincoli, mentre gli altri Paesi rispettano la propria storia mettendola al servizio del futuro e non in antagonismo; sono troppi anni che diciamo le cose giuste ma non riusciamo a realizzarle».

 

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