La cooperativa incaricata ha protestato con la Polizia «ma ci hanno risposto che non potevano fare nulla…» e «il Milan ci ha consigliato di abbassare i prezzi solo nelle curve»
Nell’ordinanza del gip Domenico Santoro Fra i capitoli più interessanti, si può leggere come «nelle prime settimane del 2023, si apprendeva che alcuni soggetti riconducibili a Luca Lucci (leader della Curva Sud, ndr), esercitassero, già dal gennaio 2022, attività di natura estorsiva» verso la cooperativa che gestisce il catering e la vendita di bevande all’interno di San Siro. Lo riporta Tuttosport che cita ancora l’ordinanza del gip dal quale affiorano le diverse attività criminali degli ultras.
Gli ultras volevano gestire il business delle birre con metodo estorsivo
Tuttosport evidenza come entrambe le curve di Milan e Inter volessero gestire il business della birra allo stadio:
Verso la fine del 2021, alcuni tifosi ultras della Curva Sud del Milan, sempre legati a Luca Lucci avevano bloccato gli “spaltisti” addetti alla vendita delle birre all’interno dello stadio Meazza per protestare ad un immotivato rincaro, ritenuto eccessivo ed indebito, applicato sul prezzo della bevanda dalla cooperativa titolare. A causa ed a seguito di ciò, Luca Lucci, insieme ad altri ultras della curva Nord dell’Inter, ed in una occasione anche col defunto Vittorio Boiocchi, avvicinavano i responsabili delle cooperative che gestiscono le vendite delle bevande all’interno dello stadio di San Siro, nonché all’interno dei bar ivi collocati, imponendo loro una compartecipazione, e quindi cointeressenze, attraverso società di comodo, nella vendita delle bevande in occasione degli eventi calcistici.
Inoltre, Lucci ed alcuni esponenti degli ultras dell’Inter, per il tramite di Andrea Beretta, non riuscendo ad assumere direttamente l’appalto, avevano preteso che, ad ogni evento calcistico svolto, le cooperative avrebbero dovuto cedere loro 500 birre ad un “prezzo imposto” inferiore a quello ordinario di vendita, corrispondente a €3 cadauno, per poi procedere alla distribuzione nelle due curve delle predette birre ad un prezzo maggiorato, corrispondente a € 5/6 cadauno, lucrando quindi la differenza.
«Il Milan ci ha suggerito di abbassare i prezzi della birra solo nelle curve e di aumentarli negli altri settori»
Nell’ordinanza si può anche leggere il verbale dell’interrogatorio a Paolo Furnari ed Elena Cavalcanti, collaboratori di Renzo Rosso, rappresentante della Fit società cooperativa subappaltatrice della Air Food Stadio srl, la società di catering
che si occupa dello stadio San Siro.
I due raccontano che al proprio personale avevano detto di «…evitare sempre lo scontro… poiché allo stadio succede di tutto, può capitare che ci sia qualcuno che prenda delle bevande e non le paghi utilizzando la prepotenza. Ricordo che durante la precedente stagione ’21-22, si è verificato che durante la seconda partita che il Milan ha giocato in casa, i nostri punti vendita all’interno della Curva Sud non hanno potuto lavorare perché alcuni ultras impedivano ai clienti di avvicinarsi ai bar, facendo delle barricate fisiche. Noi abbiamo protestato con le Forze di Polizia e con il Centro Operativo dello stadio, ma ci avevano risposto che non potevano fare nulla…».
Furnari poi racconta che il fratello di Luca Lucci «mi ha chiesto di trovare un accordo perché a suo dire i suoi ragazzi della Curva consumavano una grande quantità di birra, quindi sarebbe stato per loro conveniente avere uno sconto. Ho preso del tempo per valutare la situazione, abbiamo parlato con i dirigenti della società Milan, i quali ci hanno consigliato di applicare il vecchio prezzo di 5 euro solo nel settore della Curva del Milan e di applicare l’aumento negli altri settori dello stadio».