Il giovane tennista brasiliano ha Sinner come idolo: « Mi piace il suo gioco aggressivo e tecnicamente è esattamente il mio punto di riferimento».

Joao Fonseca ha raccontato un inedito aneddoto su Jannik Sinner. Il giovane diciottenne brasiliano è un talento emergente del tennis mondiale. Alcuni lo paragonano all’attuale numero del mondo, soprattutto per le sue movenze di gioco.
Alla prima stagione da professionista ha vinto il suo primo Challenger, a Lexington, risultato che gli ha permesso di entrare nella top 200 del ranking (attualmente 154° al mondo). Gioco potente da fondo e margini di crescita notevoli, oggi questo ragazzo lotta per qualificarsi per le Next Gen ATP Finals, dopo una stagione in cui ha collezionato i quarti di finale a Rio de Janeiro e Bucarest, rappresentando anche il Brasile in Coppa Davis. Fonseca ha esternato tutta la sua ammirazione per Sinner che rappresenta per lui un idolo e un modello:
«Molti buoni giocatori hanno vinto le Next Gen Finals, ma quello in cui mi rivedo davvero è Sinner. Mi piace il suo gioco aggressivo e tecnicamente è esattamente il mio punto di riferimento. Mentalmente, è più calmo di me, è timido e adoro il modo in cui lotta. Non fa notare le emozioni e anche in questo mi somiglia molto».
Fonseca su Sinner
Fonseca fu lo sparring partner di Sinner alle Atp Finals di Torino del 2023 e su questo ha raccontato un aneddoto molto interessante relativo al loro primo incontro con Sinner: «L’ho allenato il primo e il secondo giorno. È davvero un ragazzo carino e disponibile».
Il brasiliano avrebbe voluto frequentare il college, ma l’italiano, riconoscendone il talento, gli ha consigliato di passare direttamente al tennis professionistico: Io pensavo di andare all’Università, ho avuto sempre quello nella testa, mi ero anche impegnato con la Virginia University. Poi lui, mentre stavo lì in campo, mi ha chiesto se ci sarei andato davvero e mi ha consigliato di evitare, dicendomi che ero troppo forte e che dovevo passare subito professionista».
Una situazione che inizialmente destabilizzò Fonseca che non credette inizialmente alla disponibilità di Sinner: «È stata una cosa carina. Pensavo che questo tizio mi stesse prendendo in giro e scherzasse. Quella è stata la prima volta che mi ero allenato con lui ed era davvero gentile, così come i suoi allenatori«.