“Il personaggio deve essere lui. Pensa di essere più importante dei giocatori, per questo non può allenare i grandi club. Maltratta i giovani ma non può con i campioni”

José Luis Chilavert non aspettava altro che saltare – mediaticamente – al collo di Marcelo Bielsa. Il portiere paraguaiano ha approfittato delle critiche di Luis Suárez all’argentino ct dell’Uruguay per raccontare la sua pessima esperienza con lui.
“I giocatori più anziani gli danno fastidio – ha detto Chilavert – per questo li massacra e li maltratta. Non può convivere con i personaggi. Il personaggio deve essere lui… Pensa di essere più importante dei giocatori, questa è la realtà. C’è una ragione per cui Bielsa non gestisce i grandi club d’Europa. Gestisce sempre club di medio livello perché può maltrattare i giovani, ma è impossibile per quelli più esperti”.
Chilavert ha ricordato una polemica vissuta con Bielsa durante un ritiro nel 1998 quando era il suo allenatore al Vélez Sarsfield: “Ha maltrattato un compagno di squadra e io sono saltato in sua difesa. Gli ho detto tutto in faccia, quello che pensavo di lui. Mi ha tolto la carica di capitano e mi ha proibito di tirare le punizioni. In genere quando i risultati non arrivano usa parole molto offensive. Ecco perché ho litigato con lui. Ha trattato un collega come un codardo”.
“Gli ho detto: qui non c’è nessun codardo. Questa squadra ha vinto tutto e tu non hai vinto niente. A quel punto è iniziato il casino. Quando ha perso tutte le partite in precampionato è dovuto tornare da me, ma in quel momento non ci parlavamo più. Mi ha tolto la carica di capitano al Vélez e mi ha proibito di tirare i calci di punizione. In una partita contro il Gimnasia de Jujuy ho tirato io una punizione, ho segnato e i miei compagni non volevano abbracciarmi, guardavano l’allenatore”.
Chilavert ha definito Marcelo Bielsa “un vile socialista, ma con una Mercedes”.