Spalletti è tornato in sé e spiega ai francesi il calcio (quello vero): «Perché dovremmo giocare come conviene a voi?»

C'era una volta l'allenatore che si scagliava contro il calcio semplice. Abbiamo ritrovato il tecnico che gioca in base all'avversario. Siamo commossi

Spalletti

Db Parigi (Francia) 06/09/2024 - Nations League / Francia-Italia / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Luciano Spalletti

Spalletti è tornato in sé e spiega ai francesi il calcio (quello vero): «Perché dovremmo giocare come conviene a voi?»

Finalmente Spalletti è tornato in sé. Ha abbandonato quella postura e quella parlantina caratteristica di chi è convinto di aver inventato il calcio. Che emozione, che tuffo al cuore. L’uomo che si batte contro il calcio semplice, anzi che afferma che il calcio non è semplice, è scomparso.

E lo diciamo perché alla Rai fanno ascoltare una domanda piccata dei francesi in conferenza stampa. Domanda sugli italiani che nel secondo tempo cadevano troppo per terra. Noi francamente da casa questa sensazione non l’abbiamo avuta.

Spalletti non ha perso la calma. Ha risposto.

«Se è una tattica? Io dico ai miei giocatori di buttarsi a terra? Io questa sensazione non l’ho avuta. Secondo noi ci sono state due tre situazioni nel secondo tempo in cui abbiamo subito un fallo che non ci hanno fischiato. Poi venivamo da una situazione particolare, abbiamo giocato in maniera compatta, con i raddoppi perché in attacco i francesi sono molto bravi a fare i cambi di gioco. Abbiamo giocato come conviene a noi, non vedo perché avremmo dovuto giocare come conveniva a voi?».

Commovente. Ora sì che è il ct della Nazionale italiana.

Spalletti: «Cosa è cambiato rispetto all’Europeo? Non siamo alla fine del campionato, i calciatori sono più freschi»

Il ct della Nazionale, Luciano Spalletti, ha parlato ai microfoni della Rai dopo la vittoria contro la Francia in Nations League

Inizio terribile, ma poi c’è stata la reazione

«È stata la chiave della partita che tutti hanno reagito subito e hanno cercato di dare forza alla squadra e poi hanno fatto la partita che dovevano fare. Bravi».

Quasi troppo

«Non è mai troppo nel senso che c’è sempre la possibilità di fare meglio per cui era importante stare in campo da squadra, perché poi dopo gli infortuni c’è talmente tanta tensione che ti può ridurre alla follia. Però è doppiamente forza mentale perché le cose che accadono vengono dalla tua testa per quello che temi di non poter fare».

Cosa è cambiato rispetto all’Europeo?

«Abbiamo scelto un gruppo di giocatori che stanno sempre in campo, oggi sono più freschi rispetto alla fine del campionato e stanno facendo un lavoro in maniera corretta. Siamo stati fortunati di trovare ragazzi giovani che hanno voglia di far vedere che calciatori sono».

La prestazione di Tonali?

«Ha giocato una partita magnifica, avevamo paura che non riuscisse a fare tutti i 90 minuti e invece nel finale ha fatto due cose incredibili, abbiamo ritrovato un calciatore fortissimo».

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