Lo sport e i grandi eventi sportivi tengono ancora in vita la tv in diretta (Guardian)

Lo dicono i numeri. In Gran Bretagna i giovani sono tutti su Sky, e il calcio è ancora trainante? Perché? E' un collante sociale"

sport Errani, Paolini Errani-Paolini

Parigi (Francia) 04/08/2024 - Olimpiadi Parigi 2024 / tennis / foto Imago/Image Sport nella foto: Sara Errani-Jasmine Paolini ONLY ITALY

Nessuno guarda più la tv, si dice. Lo dicono, soprattutto i numeri. Ma “lo sport è la bolla che si rifiuta di scoppiare, il vincitore degli ascolti che inverte la tendenza”, scrive il Guardian che analizza il fenomeno: lo sport resta trainante, soprattutto con i grandi eventi. Le Olimpiadi e le Paralimpiadi sono state un successo. E così il grande tennis (il caso Sinner in Italia è paradigmatico). “I dati della tv sono crollati del 26% dal 2015 – scrive il Guardian – ma nello stesso periodo lo sport, è calato solo del 3%”.

Come ha affermato Enders Analysis, un’azienda considerata il gold standard per la ricerca sui media, in un recente rapporto, “c’è ancora un malinteso diffuso secondo cui la visione di eventi sportivi è diminuita allo stesso ritmo del resto della tv in onda a causa della maggiore concorrenza, dell’alto prezzo della tv a pagamento e della presunta poca capacità di attenzione della generazione dei social media. In realtà, la visione di eventi sportivi è stata la componente più resiliente della tv”.

Secondo Enders, Sky inglese, “fa impallidire gli sforzi combinati di Bbc e Itv, il che confuta l’opinione diffusa che i giovani non guardino lo sport con un paywall. Lo sport è ora una quota crescente di tutti gli under 35 che guardano la tv in diretta: il 17% nel 2023, rispetto al 7% nel 2015″.

Secondo gli esperti “non sorprende che il predominio del calcio sia cresciuto al punto che ora attira più spettatori dei successivi nove sport messi insieme e tra gli sport principali”. Ma la maggior parte degli sport olimpici, al di fuori dei Giochi, è ancora in difficoltà. Ma nel complesso il quadro è più roseo di quanto ci si potrebbe aspettare, continua il Guardian.

Come si spiega? “In parte perché in un mondo di algoritmi e sottoculture personalizzati, lo sport è uno dei pochi collanti che ci tengono uniti. Aiuta anche il fatto che debba essere guardato in diretta”.

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