Il 4-3-3 che farebbe al caso del Napoli scozzese di Conte (Gazzetta)

Giocando a 4 dietro, a turno uno potrebbe spingere mentre l’altro rimanere bloccato per garantire sempre una difesa a tre

Napoli 4-3-3

Ni Napoli 31/08/2024 - campionato di calcio serie A / Napoli-Parma / foto Nicola Ianuale/Image Sport nella foto: Giovanni Di Lorenzo

Il 4-3-3 che farebbe al caso del Napoli scozzese di Conte (Gazzetta).

Ne scrive la Gazzetta dello Sport con Vincenzo D’Angelo.

McTominay ha tempi di inserimento da attaccante, Gilmour sa palleggiare a due tocchi e aggredire in ogni zona del campo. E allora l’ipotesi 4-3-3 potrebbe tornare di moda da queste parti, anche se in maniera differente. Conte sta utilizzando nei tre centrali arretrati sempre un terzino, Di Lorenzo. E quel lavoro può farlo anche Olivera. Giocando a 4 dietro con entrambi, a turno uno potrebbe spingere mentre l’altro rimanere bloccato per garantire sempre una difesa a tre come adesso, e il Napoli potrebbe godere di più forza in mezzo al campo con i centimetri e i muscoli di Anguissa e McTominay ai i lati di Lobotka. In questo modo, anche lo slovacco tornerebbe ad d avere meno campo da coprire e un raggio d’azione diverso nell’impostazione. E forse si eviterebbero anche quelle imbucate e centrali che hanno messo in difficoltà la difesa nel primo tempo o contro il Parma.

Oltre il 4-3-3, Gilmour e McTominay: concorrenza di altissimo livello per Lobotka e Anguissa (Corsport)

Gilmour e McTominay. Il primo più vicino a Lobotka, fisicamente e per consegne tattiche; l’altro, invece, come Folo da considerare più nella categoria degli alter ego di Frank. Sarà una bella lotta, altro che storie: concorrenza di livello altissimo, bisognerà davvero fare gli straordinari per imporsi sugli altri. Conte ha l’opportunità di scegliere, mischiare, comporre e scomporre a seconda delle condizioni e delle esigenze tecnico-tattiche. E d’accordo, i due scozzesi sono ancora tutti da scoprire, ma l’impressione è che per tempra, personalità e gamba non siano secondi a nessuno.

Nella nuova mediana a due, tra l’altro, servono proprio gamba, ritmo, corsa, intensità, quantità: finora le distanze non sono sembrate sempre corrette e anzi, soprattutto nel primo tempo contro il Parma, Anguissa e Lobotka sono stati troppo spesso frullati da Sohm e Bernabé. Certo, non è sistematicamente una questione di singoli e anzi è pressoché sempre di sistema, di fase difensiva di squadra, ma è ovvio che urge qualche correttivo. Conte lo sa perfettamente, sta lavorando e avrebbe voluto già farlo da tempo con i nuovi, però non è stato possibile.

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