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Cairo gongola: El Mundo esalta il “nuovo Torino” e Repubblica sciopera

Il giornale spagnolo esalta anche la svendita estiva: “Ha rimesso a posto i bilanci ed è primo in classifica”

Cairo gongola: El Mundo esalta il “nuovo Torino” e Repubblica sciopera
Db Torino 20/05/2022 - campionato di calcio serie A / Torino-Roma / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Urbano Cairo

Cairo gongola: El Mundo esalta il “nuovo Torino” e Repubblica sciopera

Pensa come gongola oggi Urbano Cairo: Repubblica è in sciopero contro Elkann, il Torino è primo in classifica e El Mundo dedica un gran pezzo d’elogio in apertura dello sport alla squadra di Vanoli.

Perché ovviamente il Torino in vetta alla Serie A è una notizia quasi internazionale. Dopo anni di grigissima stasi (quasi sovietica) con Juric, poi. Il popolare giornale spagnolo ricorda che non si vedeva lassù da quattro decenni, e che, appunto, “nessuno ci contava”.

Peraltro il Torino viene da una svendita estiva dei suoi pezzi migliori: Buongiorno al Napoli, Bellanova all’Atalanta, “due giocatori che comandavano la sobria difesa del Toro. Una squadra che, nelle ultime stagioni, era rimasta installata nella zona centrale della classifica e che aveva bisogno di un nuovo respiro”.

Ma, “nonostante queste due partenze importanti, il suo presidente, Urbano Cairo, è riuscito a sanare le perdite senza dover spendere i 50 milioni guadagnati dalla cessione dei giocatori. È bastato investirne poco più di 25 perché la difesa fosse completamente rinnovata, con giocatori come Saúl Coco, esterno arrivato dal Las Palmas per sette milioni e mezzo, Walukiewicz , dell’Empoli, e il cileno Guillermo Maripán, del Monaco. A tutto ciò si aggiunge la potenza di fuoco dell’attaccante scozzese Ché Adams , arrivato a parametro zero dal Southampton dopo aver trascorso un anno nella seconda divisione inglese, e la leadership dell’attaccante colombiano Duván Zapata”.

E poi c’è Vanoli, con il “suo sistema”. Tre difensori centrali, difesa alta, e “voglia di essere protagonista con la palla, cercando di uscire da dietro ed essere più offensivo”.

Portare la Vanoli a Torino si è rivelato un successo. Dopo essere stato vice di Antonio Conte all’Inter e al Chelsea e dopo una breve parentesi allo Spartak Mosca, il 52enne tecnico è riuscito a passare dalla Serie B al Venezia con un gioco accattivante e un po’ lontano dal cliché del catenaccio italiano”.

El Mundo che il nuovo Toro ha un “segno latino”. Si riferisce a Coco, Zapata, Maripán e Sanabria. E anche al suo secondo spagnolo Pau Quesada: con lui “completa quella visione più internazionale che tanto gli sta dando frutti”.

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