Bisoli: «Conte lavora, devono solo smaltire il lavoro in ritiro»
In conferenza: «Siamo andati più vicini noi al gol che loro. Il calcio deve tornare ad essere fatica per raccogliere».

Ni Napoli 10/08/2024 - Coppa Italia / Napoli-Modena / foto Nicola Ianuale/Image Sport nella foto: Pierpaolo Bisoli
L’allenatore Modena, Pierpaolo Bisoli, è intervenuto ai microfoni Mediaset dopo la sfida contro il Napoli di Coppa Italia
«Era normale che dovevamo chiudere gli spazi, abbiamo giocato contro una corazzata che due anni fa ha stravinto lo scudetto. Sono soddisfatto e felice di quanto fatto dai ragazzi che hanno anche sfiorato due gol. Sono soddisfatto anche di essere uscito, non sono ipocrita, perchè noi dobbiamo pensare al campionato e con questo spirito possiamo ottenere ottimi risultati.
Io sono pesante come allenatore, se entro in empatia con i calciatori otteniamo i risultati. Due anni fa ho sfiorato la Serie A con una squadra che tutti davano come retrocessa. Il lavoro è importante, se riusciamo a farlo possiamo toglierci soddisfazioni per tifosi e società. Puntiamo a quei posti lì in campionato, l’ottavo posto per giocarci qualcosa di bello. Non vendo fumo e non dico di vincere il campionato, ma vogliamo lottare per i playoff. Il Napoli stasera era un po’ imballato per il tanto lavoro, ma con Conte sono sicuro che diventerà protagonista del campionato»
Bisoli in conferenza
Il tecnico el Modena ha parlato anche in conferenza
Complimenti per la prova, avete portato il Napoli ai rigori mettendogli anche paura in alcune situazioni.
«Vado a casa contentissimo della prestazione, avevo detto in conferenza che dovevamo chiuderli nella nostra area…e siamo andati più vicini noi al gol che loro. Siamo stati lucidi, organizzati, cambiato 3-4 sistemi di gioco, complimenti ai miei giocatori, contro una squadra che due anni fa ha stravinto il campionato, 55mila spettatori ed hanno retto la sofferenza in campo»
Qual è il segreto della sua squadra?
«Quando entro in empatia con i giocatori… noi dobbiamo lavorare seriamente, i giocatori non devono allenarsi solo un’ora e quando trovi disponibilità trovi queste prestazioni. L’anno scorso ci siamo salvati, da quella sofferenza abbiamo tirato fuori un’empatia importante, proveremo a lottare per la parte sinistra della classifica. Il calcio deve tornare ad essere fatica per raccogliere».
Raspadori vi ha agevolato al centro dell’attacco?
«Nessuno ci ha attaccato la profondità, quindi non avendo problema eravamo molto stretti e c’era subito il raddoppio, quasi tripla azione di disturbo. Quando attacchi la profondità, tipo Osimhen, ti spacca la linea e ti chiedi se vai verso la palla o gli togli la profondità? Avevamo paura della giocata di un campione, ma quando ripartivamo ci provavamo con diversi giocatori. Usciamo soddisfatti»
Come ha visto il primo Napoli di Conte?
«Conte non ha bisogno di sponsorizzazioni, Conte lavora, devono ancora smaltire il lavoro in ritiro, ne sono straconvinto perché so come lavora, ci ho giocato contro. I carichi sono pesanti, non hanno brillantezza, quando miglioreranno verrà fuori la squadra»