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Xavi: «Non potete immaginare l’impatto di questo addio. Posso solo accettare la decisione»

L’ultima conferenza: «Ho la coscienza pulita, ho sempre appoggiato il club. Grazie mille a tutti. Mi mancherete, anche se non ci credete»

Xavi: «Non potete immaginare l’impatto di questo addio. Posso solo accettare la decisione»
2023 archivio Image Sport / Calcio / Barcellona / Xavi Hernandez / foto Imago/Image Sport ONLY ITALY

L’ultima conferenza di Xavi da allenatore del Barcellona. Ieri Laporta ha deciso di esonerarlo, al posto arriverà Flick.

Xavi: «Sono stati giorni difficili. Ma ho la coscienza pulita»

«Sto bene. Sono stati giorni difficili. Ma sono qui con la coscienza pulita, orgoglioso. Non è stato facile, sapevamo già che sarebbe stato un momento complicato. Penso che possiamo essere orgogliosi del lavoro svolto. Con la coscienza pulita di aver dato tutto e di aver cercato di essere sempre un uomo di club (un aziendalista, ndr), abbiamo capito tante cose in situazioni complicate. Abbiamo fatto un buon lavoro nonostante non abbiamo vinto titoli quest’anno, ma abbiamo vinto due titoli, è stato un grande onore e un piacere».

Il racconto di Xavi:
«Ieri ero dal presidente, mi ha spiegato le sue ragioni e non posso che accettarlo. Sono un uomo di club, sarò sempre a disposizione del Barça. Ci siamo stretti la mano, un abbraccio e sarò un altro tifoso. Auguro il meglio a tutti, soprattutto ai giocatori».

Cosa è cambiato?
«Hanno deciso questo pensando alla società, credono che ci sia bisogno di un cambio di direzione. Io devo solo accettarlo e rispettarlo. Fino ad oggi ero ancora motivato, carico e con l’ambizione intatta. Credevo nella squadra, che potevamo fare cose interessanti, cambiando piccole cose».

Un giorno Xavi potrebbe ritornare?
«Perché no? Mi piacerebbe. Ho goduto, ho anche sofferto. Una montagna russa di emozioni. Non chiuderò la porta. Spero che mi venga data la possibilità di ritornare. Non potete immaginare l’impatto di questo addio, ma è può succedere. Sono decisioni del club».

Sull’esonerò e l’eventuale accordo economico:
«Non ci saranno problemi. L’ho detto, così sarà».

Messi, Xavi… le leggende vengono mandate via?
«Non è una domanda per me ma per il presidente, e il direttore sportivo. Avrei preferito altre circostanze. Ho creduto nella squadra».

Le divergenze con il presidente:
«Sono grato al presidente, a tutti i direttori sportivi. Non ho avuto problemi. Anzi, sono un uomo del consenso, della squadra e della società. Mi sono adattato a tutte le circostanze molto avverse e non ho avuto problemi. Non mi resta che accettare perché è Laporta che prende le decisioni».

Sul futuro:
«Ho già detto che se non avessi continuato mi sarei preso una pausa, cosa che ritengo necessaria. Poi vedremo cosa mi riserva il futuro».

La parabola di Xavi:
«Non mi pento di nulla. Sono stato onesto con tutti, abbiamo lavorato con onore e amore per il club. È una grande esperienza di apprendimento per il futuro».

C’è stata una gestione disastrosa?
«Non spetta a me dirlo. Conoscono la mia opinione. Voglio andarmene con calma e in pace».

«Grazie mille a tutti. Mi mancherete, anche se non ci credete»

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