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Spalletti sulla rinascita di Scamacca nonostante i videogiochi: «Il merito è di Gasperini»

Al Corsera: «Se in qualche modo l’ho sollecitato ad avere una reazione sono contento, il mio fine è questo. La tecnologia è importante ma va contestualizzata»

Spalletti sulla rinascita di Scamacca nonostante i videogiochi: «Il merito è di Gasperini»
Londra (Inghilterra) 17/10/2023 - qualificazioni Euro 2024 / Inghilterra-Italia / foto Imago/Image Sport nella foto: Luciano Spalletti ONLY ITALY

Nella lunga intervista al ct della Nazionale Luciano Spalletti sulle pagine del Corriere della Sera, Monica Scozzafava gli chiede anche di Scamacca. L’attaccante dell’Atalanta sembra rinato dopo le ultime prestazione con la Dea che è approdata in finale di Europa League.

Centrano i suoi rimbrotti sui videogiochi?

«Il merito è di Gasperini che lo allena, se in qualche modo l’ho sollecitato ad avere una reazione sono contento, il mio fine è questo. La tecnologia è importante ma va contestualizzata. Bisogna stare connessi tra di noi, anche nei tempi morti. Sono i dettagli che fanno la differenza, sempre. Quei dieci giorni in cui staremo insieme prima di partire saranno i più importanti».

In passato proprio Spalletti aveva parlato, senza fare nomi, del problema dei videogiochi per alcuni calciatori e il Napolista aveva spiegato che non si può escludere Scamacca dalle convocazioni per gli Europei per la Play Station, anzi bisogna cominciare a pensare che forse la Play fa bene.

Anche Libero la pensa come il Napolista. Spalletti se ne infischi della Playstation e convochi Scamacca. Claudio Savelli sulle pagine del quotidiano scrive proprio dello stato di grazia dell’attaccante dell’Atalanta. Spalletti infatti non ignorerà il miglioramento del ragazzo dopo la ramanzina ricevuta in pubblico.

Se Luciano Spalletti parlava di Gianluca Scamacca in merito all’abuso di Play Station nel ritiro azzurro, dovrà probabilmente farsene una ragione: l’attaccante dell’Atalanta non si può non convocare per l’Europeo in programma tra poco più di un mese in Germania. Tanto più con le rose di 26 giocatori e non più di 23. Il ct e Scamacca andranno d’amore e d’accordo per il bene dell’Italia e per il loro: a Spalletti serve infatti un centravanti vero, autentico, dal gol che prescinde dal gioco, mentre Scamacca ha bisogno di un altro tecnico, oltre a Gasperini, capace di valorizzare gli attaccanti, e Spalletti lo ha dimostrato con Dzeko, Icardi, Osimhen e compagnia segnante. Il paradosso è che Scamacca sembra esattamente un giocatore estratto dalla Play Station, visti i suoi pregi e i suoi difetti. I pregi sono i colpi: rovesciate che uno alto quasi due metri (195 centimetri) in teoria non potrebbe permettersi e tiri da fuori area potenti, precisi e imprendibili per i portieri, spesso da fermo, senza inerzia. I difetti sono i movimenti e la comprensione del gioco limitati prima della cura Gasperini che, del suo attaccante, aveva detto: «Corre poco». Scamacca ha svoltato – o meglio, sta svoltando – dopo che è stato escluso dall’ultimo giro di convocazioni azzurre.

 

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