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De Laurentiis vuole dimostrare che Napoli non è Alcatraz (Corbo)

Napoli è una città ferita dalla sua squadra, dalla società che non ha saputo governare il dopo scudetto.

De Laurentiis vuole dimostrare che Napoli non è Alcatraz (Corbo)
SSC Napoli's Italian president Aurelio De Laurentiis (C) is pictured before a press conference on the eve of their UEFA Champions League last 16 second leg football match against FC Barcelona at the Estadi Olimpic Lluis Companys in Barcelona on March 11, 2024. (Photo by LLUIS GENE / AFP)

De Laurentiis vuole dimostrare che Napoli non è Alcatraz. A scriverlo è Antonio Corbo su Repubblica Napoli.

La deteriore fantasia ha spesso avvelenato il gossip, non certo avvicinato al Napoli i candidati alla sua panchina. Primo fu Thiago Motta già un anno fa, inseguito e perso anche stavolta. Il resto è cronaca di questi giorni, quattro tecnici contattati senza bloccarne uno. L’ultimo no, quello di Gasperini che ha ceduto alle suggestioni del tifo di Bergamo rinunciando ad una offerta che neanche sognava a 66 anni, meglio la routine dopo otto anni di gran livello con l’Atalanta che gli imprevisti a Napoli. In fretta si è dimenticato come Napoli abbia reso fantastico il suo scudetto, uno spettacolo nel naturale teatro del suo turismo internazionale. Evidente che De Laurentis abbia capito la difficoltà del momento, l’urgenza di dimostrare che Napoli non è Alcatraz in serie A. Ma una città ferita nel calcio. Dalla sua squadra, dalla società che non ha saputo governare il dopo scudetto. Ricostruirlo significa creare un altro Napoli nella verità e nella realtà dei suoi valori.

De Laurentiis sognava il Mondiale per club, invece è stata Brexit (niente coppe europee)

Dopo quattordici stagioni, il Napoli resta fuori dalle coppe europee. Giusto così. È stata un’annata fallimentare sotto tanti punti di vista. Disastrosa. De Laurentiis ha sbagliato tutto quello che poteva sbagliare. Ed è importante non aver alcun appiglio. Non c’è nulla da salvare. Purtroppo il napoli ha dato ragione a tutti coloro i quali affermavano che avremmo pagato la disabitudine alla vittoria. L’ha pagata innanzitutto il presidente che però adesso sembra aver capito la lezione. Speriamo l’abbiano capita anche i giocatori e i tifosi. Napoli si è comportata da parvenue dimenticando che invece lo scudetto è stato il coronamento di un decennio ai vertici del calcio italiano.

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