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Rubiales: «Mi hanno bloccato tutti i conti, non posso nemmeno permettermi una Coca Cola»

Nell’intervista a El Objective invoca la presunzione di innocenza. El Pais: “Con il suo solito tono spavaldo e provocatorio, nega si sia arricchito illegalmente”

Rubiales: «Mi hanno bloccato tutti i conti, non posso nemmeno permettermi una Coca Cola»
President of the Spanish Football Federation Luis Rubiales looks on during a press conference to announce Spain, Portugal and Ukraineís bid for the 2030 World Cup at the UEFA headquarters in Nyon on October 5, 2022. (Photo by GABRIEL MONNET / AFP)

Luis Rubiales, arrestato ieri dalla Guardia Civil nell’ambito di uno scandalo di corruzione che ha coinvolto la Federcalcio spagnola, è già stato liberato. Pochi giorni prima di ritornare in Spagna, l’ex presidente federale ha rilasciato un’intervista dalla Repubblica Dominicana.

“Luis Rubiales, ex presidente della Federcalcio spagnola, indagato per corruzione, riciclaggio di denaro e appartenenza ad un’organizzazione criminale, poche ore prima di essere arrestato, quando era ancora nella Repubblica Dominicana, ha rilasciato una intervista alla troupe di El Objective, di La Sesta. Nell’intervista, con il suo solito tono spavaldo e provocatorio, nega quasi tutto. E soprattutto che si è arricchito illegalmente, come invece sospetta la Guardia Civil”. 

L’intervista di Rubiales prima dell’arresto in Spagna

Come scrive El Pais, dall’intervista “si traggono poche conclusioni oltre al fatto che l’indagato invoca la presunzione di innocenza“. Secondo lui i media lo hanno già condannato e questa cosa influenza anche le indagini. “«Non ho nemmeno la possibilità di pagare una Coca-Cola, ho tutti i miei conti qui e in Spagna bloccati, e senza aver provato nulla», dice Rubiales quando gli viene chiesto del tipo di affari che è andato a fare lì“.

L’ex presidente della Federcalcio glissa anche le domande sul suo amico Nene, l’ex calciatore Francisco Javier Martín Alcaide. “«Nene è un ragazzo che conosco da 30 anni. Quello che gli sta succedendo è perché è un mio amico» dice Rubiales, senza ulteriori spiegazioni“. In verità, El Pais precisa che Nene è un personaggio chiave dell’indagine. Secondo la Guardia Civil lui insieme a Rubiales ha “creato un’intera rete aziendale per la divisione del denaro della federazione proveniente da diversi appalti edilizi aggiudicati alla società Gruconsa, di cui è socio Ángel González Segura, fratello dell’allora direttore dei servizi legali della federazione“.

La presunta coercizione esercitata su Hermoso

Infine sul caso Hermoso e le accuse di molestie, Rubiales “ammette di essere andato lui stesso a parlare con Hermoso sull’aereo di ritorno per la Spagna, cosa che fino ad ora non aveva ammesso. «Ho parlato con la signora Hermoso sull’aereo e le ho detto: ‘Ci stanno chiedendo [dal dipartimento di comunicazione] di uscire e parlare.’ Ha detto che non gli andava, che voleva divertirsi, non voleva altro… Perfetto. Se questa è coercizione, ogni conversazione è coercizione»“.

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