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Il declino di Neymar al Psg: «A volte si presentava ubriaco agli allenamenti»

La parabola del brasiliano raccontata da France Football. Litigi, feste e infortuni. Ha perso il rispetto di Mbappé. «Dopo il Covid, qualcosa cambiò»

Il declino di Neymar al Psg: «A volte si presentava ubriaco agli allenamenti»
Paris Saint-Germain's Neymar Jr gesture in the bench before the friendly football match between France's Paris Saint-Germain and Japan's Cerezo Osaka at Nagai Stadium in Osaka on July 28, 2023. (Photo by PAUL MILLER / AFP)

Sull’Equipe, France Football traccia la parabola di Neymar a Parigi. Dal suo arrivo al Psg al lento declino che lo ha portato in Arabia Saudita dove, a causa di un pesante infortunio, non gioca da parecchio tempo e ha perso pure la condizione fisica ideale.

Era arrivato con i migliori auspici e se ne andato con i tifosi sotto caso che gli urlavano di andare via. Un trasferimento dal Barcellona record, 222 milioni per avere in squadra il giocatore brasiliano più forte sul mercato in quel momento. Alla prima sera a Parigi una lunga festa in un locale chic della capitale. “Costo totale della festa? 550.000 euro, interamente a carico del club. All’epoca, niente era troppo per uno dei migliori giocatori del mondo“.

Il declino di Neymar

Neymar arrivò nella capitale francese con il sorriso sulle labbra e nella condizione più bella della sua vita. Poi il declino. “La scorsa stagione, durante l’intervallo di una partita di campionato, un titolare della squadra si imbatté in Neymar, in lacrime nei bagni. «Era sorpreso di vederlo così», dice una persona vicina al club parigino. «Il brasiliano gli ha detto che nessuno lo capiva». Un divorzio lento e doloroso, l’ultimo anno è stato innegabilmente faticoso“. Alcuni aneddoti che testimoniano il disagio di Neymar.

Durante un allenamento, si è scontrato con un assistente di Christophe Galtier, il suo allenatore. I toni si sono alzati e il numero 10 ha perso le staffe, restando nervoso per tutta la seduta. In campo, il giovane Ismaël Gharbi gli toglie la palla dai piedi durante un esercizio. «Neymar lo ha preso e gli ha dato una spazzolata e un colpo alla testa mentre era a terra», dice un testimone. «Tutti erano scioccati… Alla fine, non era proprio carino»“.

Il brasiliano sfogava il suo nervosismo sugli altri. La vittima era spesso Vitinha, «in più occasioni lo ha insultato».

Gli ultimi mesi sono stati i più pesanti per tutti. Dopo un allenamento ci fu uno diverbio tra Messi e Hakimi. A quel punto Neymar, ancora molto amico dell’argentino è intervenuto. Sergio Ramos però lo blocca: «Se ti alzi tu, vengo pure io». “«Per fortuna c’era Sergio Ramos, un vero leader», confida un altro testimone. «Spesso faceva da cuscinetto tra sé e alcuni giocatori del gruppo che non ne potevano più»“.

Il rapporto con Mbappé

Mbappé inizialmente nutriva una vera ammirazione per il brasiliano. “«Dopo essere stato con lui quotidianamente, Neymar ha perso il rispetto che Mbappé aveva per lui» conferma un dipendente del Psg“. Non ha nemmeno mai fatto uno sforzo per imparare il francese.

E lo stesso dipendente ha concluso: «In effetti, dopo due o tre buone stagioni, “Ney” mi ha dato l’impressione di essere completamente stufo. Pieno di calcio, pieno di soldi… Non aveva più fame. Aveva ancora la motivazione per giocare con la Seleçao ma non per giocare contro il Brest»“.

L’arrivo di Luis Enrique al Psg

Luis Enrique ha messo fin da subito le cose in chiaro. All’inizio della preparazione lo ha convocato e gli ha spiegato cosa sarebbe successo. “«Gli ha detto di trovarsi un altro club e che non lo avrebbe portato in tournée in Giappone», spiega una persona vicina al club. Luis Campos ha finito per convincere Luis Enrique che doveva prenderlo per venderlo meglio. Ma davvero non funzionava più. Il suo comportamento non era più lo stesso. La sua storia a Parigi doveva finire»“.

Un’altra persona vicina al club spiega: «Dai tempi del Covid qualcosa era cambiato. Anche nelle abitudini serali, che trascorreva recluso nella sua casa di Bougival, dopo aver girovagato, nei primi anni, per i locali notturni parigini, talvolta insieme al padre. Poker, giochi online, feste».

«A volte si presentava ubriaco agli allenamenti alla fine della sua avventura», ammette un ex giocatore del Psg. Anche gli infortuni sono stati una costante della sua esperienza a Parigi. «Posso assicurarvi che si è preso cura del suo corpo», dice un ex membro dello staff di Thomas Tuchel.

L’estate scorsa si è trasferito all’Al-Hilal. E anche in Arabia Saudita “hanno già conosciuto l’instabilità e la fragilità fisica del brasiliano“.

 

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