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Francia, la classe arbitrale è in crisi: omertà e pressione psicologica (L’Equipe)

Per il presidente del Lorient «non c’è né coerenza né trasparenza nel modo di arbitrare». Gli arbitri hanno scelto la via del silenzio per superare le polemiche

Francia, la classe arbitrale è in crisi: omertà e pressione psicologica (L’Equipe)
Db Torino 19/01/2023 - Coppa Italia / Juventus-Monza / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: cartellino giallo

In tutta Europa, gli arbitri sono il bersaglio principale delle polemiche. In Italia, in Spagna, in Inghilterra e anche in Francia. L’Equipe scrive proprio delle difficoltà che sta vivendo la classe arbitrale francese. Durante l’ultima sosta delle nazionali, i fischietti francesi si sono ritrovati a Clairefontaine (il “Coverciano” francese, ndr) per ritrovare unità e compattezza.

Grazie all’aiuto della psicologia, si è cercato di migliorare la gestione della pressione nell’ambito di una partnership con il centro di ricerca psicologica della Federcalcio francese. È stata tracciata anche una linea chiara per l’uso del Var, con maggiore autonomia per gli arbitri di campo“.

Anche in Francia arbitri al centro delle polemiche

Però le polemiche non si sono placate.

«Non c’è né coerenza né trasparenza nel modo di arbitrare», ha criticato Loïc Féry (presidente del Lorient), sconvolto dopo la sconfitta contro il Brest (0-1) di domenica. Il presidente di Lorient è uno dei diciassette ribelli – mancava solo Strasburgo – che hanno chiesto il ritiro dell’arbitro Gautier il 22 marzo“.

In questo scenario, il presidente della Federcalcio Diallo si trova tra due fuochi:

Il presidente della Federcalcio ha provato a rassicurare gli arbitri attraverso un videomessaggio trasmesso durante l’allenamento e in cui assicura che non ci saranno interferenze da parte dei club professionistici nel loro campo di competenza“. Dall’altro lato deve però placare le proteste di club e dirigenti.

Il silenzio come strategia per superare le polemiche

Come in Italia, il problema è il sistema. L’Equipe riporta le parole dell’arbitro Saïd Ennjimi:

«Il problema è sistemico. Gli uomini non sono il problema. Ci sono sempre stati periodi di crisi ai vertici della classe arbitrale francese. Nel corso della mia carriera, ho vissuto le turbolente dimissioni di Michel Vautrot, poi del suo successore Marc Batta e da allora ciò si è ripetuto di fronte alla mancanza di riforme fondamentali».

Il quotidiano francese sottolinea come gli arbitri ripetono di non sentire la pressione. Tuttavia qualcuno ancora rifiuta le interviste per “paura di ritorsioni”. Così gli arbitri hanno scelto la via del silenzio per superare indenni le polemiche.

“Ennjimi parla di «omertà, per paura di mettersi in pericolo». Prima di aggiungere: «Non sappiamo nulla poiché comunichiamo poco o per nulla. Questo è un enorme spreco perché gli arbitri dovrebbero essere in grado di parlare in caso di crisi»”.

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