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“Xavi mi ha scritto in privato per un mio articolo sul Paìs, non riporto il messaggio perché è volgare”

Il giornalista del Paìs al Larguero. L’entourage del tecnico del Barcellona smentisce ma anche il giornalista Besa ha denunciato la stessa cosa

“Xavi mi ha scritto in privato per un mio articolo sul Paìs, non riporto il messaggio perché è volgare”
Barcelona's Spanish coach Xavi walks during the medal ceremony after the Spanish Super Cup final football match between Real Madrid and Barcelona at the Al-Awwal Park Stadium in Riyadh, on January 14, 2024. (Photo by Giuseppe CACACE / AFP)

Xavi (come tutti gli allenatori) non digerisce le critiche dei giornalisti. È evidente. La conferma si è avuta in conferenza stampa dopo la partita del Napoli, quando ha citato (per prendersi la rivincita) un articolo del giornalista spagnolo Ramon Besa che aveva definito il Barcellonala squadra giullare della Champions League“.

Marca racconta che il giornalista è stato contattato anche in privato da Xavi.

Il messaggio al giornalista non è stato solo pubblico, come ha indicato Besa: «Le parole di Xavi non mi hanno sorpreso perché avevo già parlato con lui su WhatsApp. Mi ha mandato il mio articolo e mi ha detto che avevo la bava  che mi usciva di tanto in tanto».

Non è la prima volta che l’allenatore contatta personalmente i giornalisti

Si potrebbe pensare ad un caso isolato, un eccesso di rabbia da parte dell’allenatore dei Blaugrana, ma non è così.

Marca scrive che “ora, un altro giornalista ha denunciato il modo di procedere di Xavi Hernández con la stampa quando vengono scritti articoli che l’allenatore del Barça considera inappropriati. In questa occasione è stato Manuel Jabois, di ‘El País’ , ad ammettere di aver ricevuto messaggi dall’allenatore del Barça.

«È stato Xavi, non dirò cosa mi ha detto perché sono messaggi inviati in privato ed è stata una cosa piuttosto volgare», ha detto Jabois a ‘El Larguero‘.

«Non gli è piaciuto un mio articolo che a mio avviso era un articolo divertente. È successo dopo l’articolo di Cristiano ‘Penaldo’ che avevo fatto contro un giocatore della mia squadra parlando dei suoi finti rigori. E poi ho detto che “le partite non erano finite finché Xaxi non scende in campo a dire chi meritava di vincere , il che tra l’altro è molto attuale. E niente, mi ha mandato dei messaggi privati».

Marca prosegue scrivendo che

non appena le dichiarazioni di Manuel Jabois sono diventate virali, l’entourage di Xavi ha negato la versione del giornalista e ha categoricamente negato che Xavi avesse inviato quei messaggi.

Jabois ha detto che Xavi non è stato in grado di gestire la situazione. Ha vinto molto in passato e ora sta ricevendo tante critiche: “Non gli piace, ha vinto tutto e improvvisamente si è ritenuto intoccabile.”

I giornalisti spagnoli non sono come quelli italiani, a Xavi rispondono per le rime: «Un milionario viziato»

Come era facilmente ipotizzabile, la stampa sportiva spagnola non se l’è fatta passare sotto al muso la polemica di Xavi contro i giornalisti “guardiolisti”, scattata dopo la vittoria sul Napoli come una vendetta personale contro Ramon Besa. Risponde, dalle colonne del suo stesso giornale, El Paìs, il collega editorialista Rafa Cabeleira, sottolineando peraltro un fenomeno più generale che interessa in questi giorni anche il Napoli: l’aderenza più o meno pretesa dei giornalisti ad un club, o ancor di più ad un allenatore. La sfuriata-figuraccia di De Laurentiis contro Sky (“voglio Di Marzio perché Ugolini è laziale”) fa parte dello stesso dibattito. Ne ha scritto anche Zazzaroni. In Spagna non funziona proprio così.

“Credere che la qualificazione ai quarti di finale di Champions – scrive Cabeleira – ti autorizzi a sporgere il petto, riscuotere qualche debito morale e puntare il dito contro chi non si è piegato senza riserve ai tuoi capricci è visione interessata e una visione a breve termine di un compito che, tra l’altro, continua a lasciare molto a desiderare. Oppure Xavi dà forse per scontato che eliminare il settimo classificato nel campionato italiano gli dia il prestigio necessario per screditare la critica e fucilare il migliore dei suoi giornalisti?”.

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