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Vince la Lazio di Tudor l’unico allenatore che De Laurentiis non ha voluto

Il presidente lo bocciò per il dopo Garcia, gli preferì il dimenticato Mazzarri. Al suo esordio sulla panchina della Lazio, ha battuto la Juventus

Vince la Lazio di Tudor l’unico allenatore che De Laurentiis non ha voluto
Dc Roma 30/03/2024 - campionato di calcio serie A / Lazio-Juventus / foto Domenico Cippitelli/Image Sport nella foto: Igor Tudor

C’è un solo allenatore che in questa stagione Aurelio De Laurentiis non ha voluto nel suo Napoli: si tratta di Igor Tudor il croato che il presidente bocciò nel suo colloquio autunnale. De Laurentiis non ha mai avuto feeling con gli allenatori slavi, capitò anche con Mihajlovic. Forse sia Sinisa sia Tudor avevano ed hanno caratteri troppo forti per il presidente del Napoli che pochi mesi fa preferì il dimenticato Mazzarri al tecnico croato. Con quali risultati abbiamo ahinoi constatato con mano.

Tudor ha cominciato come meglio non avrebbe potuto sulla panchina della Lazio. Vittoria per 1-0 in extremis sulla Juventus di Allegri. Gol di Marusic su assist di Guendouzi. La Lazio supera in classifica il Napoli che così scivola all’ottavo posto. Sconfitta invece per la Fiorentina di Italiano tecnico che piace molto a De Laurentiis. I viola hanno perso 1-2 in casa col Milan e restano dietro i malandati azzurri di Calzona. Anche se, al pari dell’Atalanta, hanno ancora una partita da recuperare: il match di Bergamo che non si giocò per il malore che colpì Joe Barone.

Tudor difficilmente accetterà De Laurentiis nello spogliatoio (Gazzetta)

La Gazzetta il 13 novembre 2023

Tudor difficilmente accetterà De Laurentiis nello spogliatoio. Lo scrive la Gazzetta con Maurizio Nicita.

Già perché Tudor, Cannavaro o chi sarà il prossimo titolare della panchina azzurra, difficilmente accetterà la presenza ingombrante del presidente all’interno dello spogliatoio. Nello sport esistono equilibri e dinamiche in un gruppo che non possono essere forzate dall’esterno, perché poi succede proprio quello che stiamo vedendo al Napoli. Non c’è dubbio che Garcia abbia colpe, ma il presidente non è da meno con le sue scelte accentratrici estive, e i giocatori in definitiva sono stati deresponsabilizzati. Nessuno li voleva ma di fatto si sono creati parecchi alibi, comodi rifugi. Magari con dieci punti di distacco dalla vetta lo scudetto è bello e andato, ma c’è una dignità e una tifoseria da rispettare.

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