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Sinner: «Ho giocato con Donnarumma a Call of Duty online, siamo amici»

A Tennis Channel: «Ho parlato con i calciatori della Nazionale quando sono venuti a Miami, è stato bello e Spalletti è molto gentile».

Sinner: «Ho giocato con Donnarumma a Call of Duty online, siamo amici»
Italy's Jannik Sinner celebrates after winning the semi-final match against Russia's Daniil Medvedev at the ATP Finals tennis tournament in Turin on November 18, 2023. (Photo by Tiziana FABI / AFP)

Il tennista Jannik Sinner, impegnato al torneo Master 1000 di Miami, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Tennis Channel in merito alla Nazionale italiana di calcio, in particolare su Gigi Donnarumma:

«Sono un amico di Donnarumma e a volte abbiamo giocato a Call of Duty (videogame di guerra anche online) insieme. Ora un po’ meno, ma siamo sempre stati in contatto. É davvero un bravo ragazzo».

Sull’incontro con l’Italia di pochi giorni fa:

«Ho parlato con i giocatori, è stato bello e Spalletti è molto gentile. Parliamo di un’esperienza incredibile, qualcosa di diverso rispetto al tennis. Bello stare in altri ambienti sportivi come il calcio. Quando avrò la possibilità vorrei vedere una partita di Nba».

Sinner alla Gazzetta: «Io e Spalletti non siamo cambiati, veniamo da famiglie normali»

«Volevo davvero conoscere Spalletti e gli azzurri. È stato bello, io e il c.t. abbiamo capito di venire da famiglie molto, molto normali. E non siamo cambiati con il successo».

Bello l’abbraccio con Spalletti.

Sinner: «Ci somigliamo. Siamo riusciti, almeno io ci sto provando, a fare una cosa bella, che non è vincere o perdere, ma appassionare gente nuova, ragazzi, adulti. E non soltanto con i successi, ma con la normalità. Nel tennis sta succedendo da un po’: Fabio (Fognini ndr) ha vinto a Montecarlo, Berrettini in finale a Wimbledon, io ho fatto il mio. Sta arrivando tutto in modo normale».

Cos’è la normalità?

«Io sono uno che vive il successo molto tranquillamente. Se perdo, il giorno dopo mi vado ad allenare. Se vinco, il giorno dopo… mi vado ad allenare. Il punto di vista cambia relativamente poco. Spalletti è molto simile».

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