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Napoli, Osimhen ritorna ad allenarsi in gruppo

Rrhamani, Cajuste e Ngonge hanno lavorato a parte. Sono in dubbio per la partita contro il Torino.

Napoli, Osimhen ritorna ad allenarsi in gruppo
Mp Reggio Emilia 28/02/2024 - campionato di calcio serie A / Sassuolo-Napoli / foto Matteo Papini/Image Sport nella foto: esultanza gol Victor Osimhen

Il Napoli continua ad allenarsi a Castel Volturno in vista del match di Serie A contro il Torino. Poi ci sarà la Champions con il ritorno degli ottavi di finale contro il Barcellona. Prima però Calzona vuole tutti i suoi concentrati sul campionato. L’obiettivo è dare continuità ai risultati e vincere la terza di fila in campionato.

Allarme rientrato per Osimhen oggi si è allenato in gruppo. In dubbio Rrahmani e Ngonge. Il difensore ha avuto un piccolo problema muscolare durante l’ultimo match di campionato, il belga si sta riprendendo dall’infortunio pregresso.

Il report dell’allenamento odierno del Napoli

Il Napoli si è allenato questa mattina all’SSCN Konami Training Center. Gli azzurri preparano il match contro il Torino in programma venerdì allo Stadio Maradona alle ore 20.45 per la 28esima giornata di Serie A. La squadra ha iniziato la sessione sul campo 2 con attivazione e circuito di forza. Successivamente il gruppo si è spostato sul campo 3 dove è stato impegnato in lavoro tecnico tattico e partitina a campo ridotto. Osimhen si è allenato in gruppo. Rrahmani ha svolto lavoro personalizzato in campo. Cajuste ha fatto allenamento personalizzato in palestra e in campo. Per Ngonge personalizzato in palestra“.

Calzona ha adottato la “terapia del divertimento” (Cormezz)

Il Napoli ha talmente sorpreso nelle ultime partite che ha giocato che quasi non si riesce a credere che sia lo stesso di inizio stagione. Dall’arrivo di Calzona qualcosa è cambiato, ma capire cosa non è affatto semplice. Capire se davvero il cambio di passo sia da attribuire al tecnico o se la scossa sia arrivata dai calciatori. Il Corriere del Mezzogiorno analizza la “terapia Calzona”

“La sua terapia ha riguardato subito l’aspetto più profondo e determinante: la testa. Riportando la squadra nei meccanismi e nei principi di gioco più congeniali, i calciatori sono tornati a divertirsi, sentirsi uniti, allenarsi e trovarsi in campo con maggiore disponibilità. È la terapia del divertimento che non riesce a rimuovere tutte le difficoltà ma aiuta a superarle, ad opporsi all’inerzia negativa che sembrava aver travolto il Napoli”.

Ma è chiaro che non basta solo la testa e il divertimento, c’è anche bisogno di correggere gli errori che sono emersi nel corso delle ultime gare e su questo si lavora a Castel Volturno in vista delle prossime sfide con Torino e Barcellona

“Nella fase di non possesso insiste soprattutto sul lavoro di protezione dei centrocampisti per la linea difensiva, alla Juventus sono state concesse troppe palle filtranti. Riguardo alla proposta di gioco, Calzona vuole che la squadra verticalizzi di più, maggiore personalità dei difensori nella costruzione dal basso e insiste poi sui movimenti di centrocampisti e attaccanti per favorire la ricerca della profondità”.

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