A La Press: «Bloccati dagli ultras all’inizio della partita. La Polizia ha assistito impassibile a questi soprusi. Girano tanti interessi»

Una disavventura capitata ad un tifoso dell’Inter prima di Inter-Genoa. Gli ultras nerazzurri della Curva Nord hanno disertato per protesta l’inizio della partita. La protesta nasce dal divieto delle autorità di pubblica sicurezza che, dopo gli scontri contro i tifosi della Juventus lo scorso 4 febbraio, hanno vietato tamburi, bandiere e amplificatori. Purtroppo tra di loro ci sono sempre tifosi mossi solo ed esclusivamente dalla passione per la propria squadra. E ieri sera uno di loro è finito tra le grinfie degli ultras.
Atteggiamenti camorristici da parte della Curva Nord dell’Inter
Intervistato da LaPress, un tifoso ha raccontato quanto accaduto:
«Siamo stati bloccati dagli ultras della Nord, polizia impassibile. Atteggiamenti camorristici. Di amore per la squadra c’è ben poco, mentre di interessi ne girano tanti. Ieri sera gli ultras dell’Inter ci hanno impedito di entrare in curva, si sono messi davanti agli ingressi bloccandoci. Io allo stadio voglio entrare e non voglio essere sequestrato mentre le forze dell’ordine e la sicurezza dello stadio assistono impassibili a questo sopruso».
Il tifoso ha poi concluso la sua denuncia:
«Non è pensabile che per colpa di qualcuno si puniscano tanti e questi tanti continuino a essere penalizzati da veri e propri atteggiamenti camorristici. Questo non è tifo o sostegno per l’Inter, ma è semplicemente la riconferma che di amore per la squadra c’è ben poco, mentre di interessi ne girano tanti».
Viaggio nella Curva Nord Inter: «Questo non è un teatro, si urla, si salta e si insulta. Boiocchi un modello»
Qualche giorno fa, il Corriere della Sera raccontò il derby di Roma con un bellissimo reportage di Corrado Santucci: cocaina, bagarini e trucchi per entrare gratis. Oggi lo stesso quotidiano racconta Inter-Bologna. Il pezzo lo firma Andrea Galli. Una ricostruzione di ciò che avviene dentro e fuori lo stadio quando l’Inter gioca a San Siro.
Gli ultras nerazzurri onorano il loro pluripregiudicato capo Vittorio Baiocchi, ucciso a fine ottobre. Alle spalle 26 anni di galera.
“Bisogna partecipare. Sentimento, commozione. Un comune grazie. Testa alta, mano sul cuore. Baci al cielo. «Da noi nessuno verrà discriminato per quello che è fuori dallo stadio». Gli altri settori fischiano. Ultrà, Boiocchi… Ma basta, basta, basta. E già. Ci schifate ma tanto «siamo quelli che senza chiedere niente a nessuno fanno le coreografie che vi salvate come sfondo su computer e cellulari»”.
Per il match col Bologna la Questura aveva vietato striscioni e bandiere. La Curva ha obbedito.
“la Curva obbedisce pur rimarcando, nel magazine, i racconti in malafede alla pirotecnica ricerca di scoop. A cosa si riferiscono? Ai post di Twitter, Instagram e Facebook relativi a Inter-Sampdoria, in contemporanea cioè con l’apprendere dell’omicidio di Boiocchi, e con la decisione di svuotare la Curva per lutto: taluni non ultrà avevano
raccontato d’esser stati picchiati, adulti oppure bimbi senza distinzione, in quanto refrattari ad andarsene…”.