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Il ritorno di Giraudo: ingaggia l’avvocato di Bosman e domani il Tar del Lazio deciderà sulla radiazione

Il Giornale. Ora vive a Londra ma non ha dimenticato. Per i legali con la radiazione si priva un individuo della possibilità di esercitare il proprio lavoro

Il ritorno di Giraudo: ingaggia l’avvocato di Bosman e domani il Tar del Lazio deciderà sulla radiazione
MILANO 29/10/2005 - CAMPIONATO DI CALCIO SERIE A / MILAN-JUVENTUS / GIRAUDO / FOTO GRIBAUDI/SPORT IMAGE

Antonio Giraudo, sì proprio lui. Come ricorda Il Giornale “e stato l’uomo dei conti della Juve per 12 anni”. È anche uno della triade – con Moggi e Bettega – che finì dritta in Calciopoli.

Da allora Giraudo ha chiuso col mondo del calcio, trasferendo la residenza a Londra per continuare a svolgere l’attività di immobiliarista.

Il Giornale nel presentarlo ricorda che

Si deve alla sua intuizione (l’impianto di proprietà sul modello inglese) la genesi dello Stadium. E fu lui a portare il titolo Juventus a Piazza Affari e a firmare un redditizio accordo di sponsorizzazione.

Il Giornale ricorda il suo lunghissimo percorso giudiziario e gli dedica una pagina perché domani si pronuncerà il Tar della Lazio sul suo ennesimo ricorso, stavolta contro la radiazione da parte della giustizia sportiva. E nel suo collegio di difesa c’è anche

l’avvocato Dupont, uno dei più grandi esperti di diritto europeo a cui si deve la «sentenza Bosman»; chiede di «vedere accertata
la responsabilità dello Stato italiano per i gravissimi danni e pregiudizi subiti».

Prosegue il quotidiano:

con la radiazione, la giustizia sportiva priva un individuo della possibilità di esercitare la propria professione, quindi un diritto personale e violando il principio generale della «tutela giurisdizionale effettiva», garantito dal diritto dell’Unione Europea. «La giustizia sportiva per come è costruita da noi è un sistema chiuso a sé – spiega l’avvocato Rosboch -. Una persona ha il titolo di andare in ultima istanza al Tar non per chiedere un annullamento della sentenza ma solo per una tutela risarcitoria. La condanna sportiva rimane e se sei radiato rimani radiato, il problema è che non hai la possibilità di ricorrere a un giudice».

La speranza dei legali di Giraudo è che il Tar si rivolga alla Corte di Giustizia Europea.

 

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