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Higuain sta studiando per diventare mental coach (Corsera)

Non si sa nulla della sua vita privata. Disse: «Sentivo di non avere nemmeno il diritto di difendermi dalle persone che mi insultavano»

Higuain sta studiando per diventare mental coach (Corsera)
Db Torino 16/02/2020 - campionato di calcio serie A / Juventus-Brescia / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Gonzalo Higuain

Higuain sta studiando per diventare mental coach. Lo scrive il Corriere della Sera. Il quotidiano sottolinea come si sappia ben poco della vita dell’argentino dopo il suo ritiro.

Scrive che Gonzalo

difende a tutti i costi la sua vita privata. Tanto da non usare più, ma questo in realtà accade dal 2019 ben prima del suo ritiro, i social. I suoi profili X e Instagram sono ormai silenti. Non li utilizza più e non ama comunicare al mondo le cose che fa o i suoi nuovi interessi. Non è dato sapere se un domani Higuain sceglierà di tornare o meno nel mondo del calcio, magari come mental coach. Sta studiando per intraprendere questa via.

Aggiunge il quotidiano:

Non ha mai fatto sapere se questa sia davvero la sua reale intenzione: «Per 15 anni non ho avuto una vita normale. Sentivo di non avere nemmeno il diritto di difendermi dalle persone che mi insultavano o mi attaccavano. Se lo avessi fatto, tutto si sarebbe amplificato. Ho giocato a calcio ai massimi livelli e ho dovuto chinare la testa quando mi hanno mancato di rispetto. Ora basta, certe cose non le sopporto più», sono state le sue parole tempo fa.

Il fratello di Higuain: «De Laurentiis si crede più importante del Napoli»

Nicolas Higuain, fratello ed ex agente di Gonzalo, ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport in cui ha parlato della sfida di domani sera tra Napoli e Juventus. Al termine dell’intervista è ritornato a parlare del presidente De Laurentiis e degli errori che secondo lui ha commesso, confermando che a distanza di tanti anni i rapporti tra i due non sono ancora rasserenati

Un anno fa il 5-1 del Napoli alla Juventus. C’è stato lo scudetto, poi cos’è successo?

«È stata una stagione anomala col Mondiale di mezzo e Inter, Milan e Juve non hanno avuto continuità. Dopo il tricolore l’ambiente ha dovuto fare i conti con una persona che si crede più importante della stessa società: non è possibile che la squadra scudettata cambi tecnico tre volte in una stagione».

Ora che canzone dedicherebbe al Napoli?

«Ho fatto una canzone (“La vida es un rato”, ndr ) che parla anche degli anni vissuti a Napoli. Ho rispetto per i tifosi ma non posso dire lo stesso per il presidente che ha fatto mille promesse senza mai mantenerle».

Meglio Vlahovic o Osimhen?

«Prendo Higuain… Due ottimi attaccanti col fiuto del gol nel dna. Osimhen è più freddo mentre Vlahovic è più tecnico e gioca più per la squadra. Io preferisco giocatori come Dusan e Lautaro».

 

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