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Calcagno (Assocalciatori) difende il razzismo di Acerbi: «Non dobbiamo strumentalizzare certi episodi»

A Radio Anch’io Sport: «La lotta al razzismo deve essere condotta senza se e senza ma, ma non bisogna strumentalizzare. Acerbi è un ragazzo sereno»

Calcagno (Assocalciatori) difende il razzismo di Acerbi: «Non dobbiamo strumentalizzare certi episodi»
Db Milano 17/03/2024 - campionato di calcio serie A / Inter-Napoli / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Francesco Acerbi-Yann Sommer

Il presidente dell’Aic (Associazione italiana calciatori) Umberto Calcagno è intervenuto ai microfoni di Radio Anch’io Sport, dove ha parlato dell’episodio di razzismo avvenuto ieri tra Acerbi e Juan Jesus.

Calcagno: «Acerbi subito si è scusato, è un calciatore che si spende per gli altri»

«La lotta al razzismo deve essere condotta senza se e senza ma, e quindi quanto è accaduto ieri sera è certamente da condannare. Dobbiamo cercare però di non strumentalizzare certi episodi: Acerbi tra l’altro è un ragazzo sereno che si è subito scusato, uno dei calciatori che più si spende per gli altri, e ricordiamoci che i calciatori sono coloro che, nel nostro mondo, più subiscono insulti e minacce».

Le parole di Juan Jesus a Dazn dopo l’episodio

Problemi con Acerbi?

«Quello che succede in campo rimane in campo. Poi si è scusato. Siamo andati avanti e quando l’arbitro fischia tutto finisce. Nel campo ci sta dire di tutto, però lui si è accorto di essere andato oltre con le parole»

Durante la gara il difensore del Napoli si era rivolto all’arbitro La Penna dicendogli “Mi ha detto negro”, riferendosi alle parole dettegli da Acerbi

 

 

La Gazzetta sulla reazione di Juan Jesus:

La classe prima di tutto. E per una volta non è una questione tecnica, anche se tutto viene poi declassato come ‘cose di campo’. Che non dovrebbero succedere mai, ma tant’è. Juan Jesus ha dato una lezione di stile, ricevendo il peggiore degli insulti ma reagendo con la calma dei forti. Nelle parole, nel modo di porsi prima con l’arbitro e poi davanti ai microfoni con l’adrenalina ancora a mille, il difensore del Napoli ha dato uno schiaffo al razzismo a modo suo, evitando la polemica a tutti i costi ma chiedendo rispetto. È accaduto tutto in coda al match, a una decina di minuti dal termine e prima ancora della sua rete che ha regalato al Napoli un punto d’oro. Il difensore si è avvicinato all’arbitro La Penna sfruttando una interruzione per un calcio d’angolo a favore, e in maniera inequivocabile – dal labiale televisivo – ha portato la sua pesante accusa all’attenzione del direttore di gara. «Acerbi mi ha detto negro», ha bisbigliato Juan Jesus, visibilmente scosso. «A me non mi sta bene questo, abbiamo una scritta qui…» ha continuato, mostrando all’arbitro la patch antirazzismo sulla maglia. Vendetta La Penna ha ascoltato, ha preso nota ma non poteva fare molto.

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