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Reichart: «La piattaforma Unify un po’ come Sportify, si basa su pubblicità e abbonamenti»

L’ad di A22 a Tuttosport: «Il calcio gratuito esiste, per esempio la finale di Champions è in chiaro ovunque. I brand pagano di più per target già profilati»

Reichart: «La piattaforma Unify un po’ come Sportify, si basa su pubblicità e abbonamenti»
Leeds (Inghilterra) 19/04/2021 - Premier League / Leeds United-Liverpool / foto Imago/Image Sport nella foto: protesta contro SuperLega

Tuttosport ha intervistato Bernd Reichart, l’amministratore delegato di A22 Sports Management, la società fondata per sponsorizzare e assistere la creazione della Superlega.

Le parole di Reichart: «Tutto questo assomiglia molto alla situazione del post sentenza Bosman»

Una lunga intervista condotta da Guido Vaciago. Quasi cinquanta giorni dalla sentenza. «Penso che ogni club abbia capito che la sentenza ha le potenzialità di cambiare le regole in loro favore e dare loro maggiore controllo. Tutto questo assomiglia molto alla situazione del post sentenza Bosman, ci vollero un paio di mesi perché tutti si rendessero conto di quanto fosse effettivamente rivoluzionaria».

Reichart continua:
«Società che prima erano più riluttanti, adesso hanno un approccio più curioso. Si interessano al progetto Unify, la piattaforma digitale che trasmetterà le partite e non solo».

Sulla piattaforma dice: «Il calcio gratuito esiste, per esempio la finale di Champions è in chiaro ovunque. E in generale l’attuale modello televisivo è basato sulla vendita di pubblicità e sugli abbonamenti, che sostanzialmente è anche il nostro il modello. Ciò che è ovvio è che in questo momento il calcio sta perdendo pubblico perché è troppo costoso in molti Paesi europei e questo lo rende meno accessibile, soprattutto ai giovani. Il modello di ricavi della nostra piattaforma si basa sulla pubblicità. E questo va incontro alle esigenze dei grandi brand che sono disposti a pagare di più per target già profilati. L’altro lato del business sono i servizi».

«È un’opportunità unica quella che stiamo creando. Club e giocatori non sono in grado di interagire in modo diretto con questi utenti, perché tutto viene mediato da Meta, X o Tik Tok. I club sanno quanti milioni di spettatori vedono le loro partite, ma i contatti con questi utenti sono gestiti dalle tv o dalle piattaforme. Unify consentirebbe ai club di avere accesso diretto ai loro tifosi e i tifosi di avere accesso diretto ai club».

Semplificando si può definire Unify lo Spotify del calcio: gratis con pubblicità, a pagamento senza e con altri servizi?
«Sì, più o meno».

Con la Superlega cosa cambierebbe per i tifosi?
«Primo: aumenta il potere dei club. E i tifosi sono tifosi dei club. Non ho mai visto tifosi con la sciarpa dell’Uefa. Secondo: hanno la possibilità di vedere il miglior calcio del mondo gratis».

E per i club cosa cambia?
«Rinforzerà la loro stabilità economica. Così al fianco dei ricavi del loro campionato nazionale, che continuerà a esistere e a rappresentare la parte importante del loro budget, potranno avere un ricavo più stabile e meno aleatorio dalla competizione internazionale. Con il sistema attuale, c’è il paradosso che se raggiungi la finale di Champions League, potresti non fare la Champions l’anno successivo perché non ti sei piazzato nel campionato nazionale»

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