1-1 col Metz terzultimo, quinta partita consecutiva senza vittorie. I tifosi contestano con striscioni all’indirizzo di giocatori e società

Il Marsiglia di Gattuso continua a vincere, sale la tensione con i tifosi. Il Marsiglia di Gennaro Gattuso ha pareggiato 1-1 in casa col Metz terzultimo in classifica. I marsigliesi per ora sono settimi.
Scrive L’Equipe:
Quinta partita di fila in Ligue 1 senza vittorie (4 pareggi, 1 sconfitta). I tifosi hanno trascorso parte della settimana ricordando ai calciatori che si aspettavano molto da loro.
Prima della partita sono stati esposti striscioni all’indirizzo sia della squadra sia del club.
L’OM ha dovuto accontentarsi di un altro pareggio. Un alibi sono i tanti assenti (Murillo, Kondogbia, Veretout, Rongier, Gueye, Nadir). Così come l’essere rimasti un uomo in meno dal 31esimo per l’espulsione di Gugot dopo l’intervento del Var.
Ma gli uomini di Gennaro Gattuso non meritavano molto più del pareggio, troppo goffi sul versante offensivo. In un’atmosfera iniziale di contestazione, non sono sembrati troppo contratti in avvio ma non sono riusciti a concretizzare il loro predominio.
Il Marsiglia è andato in vantaggio con Moumbagna (ex Bodoe Glimt) al 56esimo. Cinque minuti ed è arrivato il pareggio del Metz, su azione da calcio d’angolo, con il capitano Udol.
In settimana c’è stato l’incontro Gattuso ultras del Marsiglia
Arriva, conferenze stampa piene di grinta, gli occhi della tigre, eccetera. Vince, poi piano piano l’euforia iniziale va scemando, i primi mugugni dei tifosi, poi le proteste. Segue – la liturgia è sempre la stessa – incontro chiarificatore con gli ultras. Perché, ovunque vada, non si dica che Gattuso non ci mette la faccia.
E quindi ecco a Marsiglia il riproporsi d’un grande classico. Che a Napoli ricordiamo datato gennaio 2021: i tifosi fanno gli ultimatum, impongono l’impegno (che i giocatori mica sono professionisti, vanno pungolati…) e il tecnico abbozza. Si scusa. Tranquillizza.
I media francesi raccontano il “vertice” con i tifosi del Marsiglia. L’OM sta attraversando un periodo complicato in campionato. E’ ottavo, a sette lunghezze dal podio. Per un club che deve andare in Champions tira una brutta aria. E così, scrive Rmc, “il gruppo di Gennaro Gattuso ha ricevuto una trentina di tifosi per chiacchierare con loro questo nel refettorio del palazzo amministrativo della Commanderie. Dopo gli incidenti di inizio stagione e la precipitosa partenza di Marcelino , la visita dei tifosi, si è svolta con calma. Nessuno scontro ha interrotto l’incontro e tutti si sono seduti attorno al tavolo in un ambiente rispettoso. Erano presenti tutti i giocatori, oltre a Gattuso, il suo staff e alcuni dirigenti, tra cui il direttore generale Stéphane Tessier. Il presidente Pablo Longoria era assente perché era a Parigi. I toni si sono alzati solo quando i leader ultrà hanno avvertito che questo sarebbe stato l’ultimo incontro tranquillo se i giocatori non avessero reagito. Agli occhi degli ultras il gruppo è ormai avvisato: non ci sono più scuse, niente più scherzi”.
“Di fronte, Gattuso ha spiegato di essere dispiaciuto che il suo messaggio e le sue idee richiedano un po’ di tempo per essere attuate. Il tecnico ha insistito anche sull’importanza di mantenere la speranza e l’ambizione di assicurarsi un posto tra le prime quattro. L’allenatore ha parlato in italiano e ha ritenuto che questo incontro avrebbe dovuto svolgersi prima”.
“Il tono è stato talvolta virile ma senza esagerare“.